Asola, no al potenziamento del depuratore: la mozione passa all’unanimità

ASOLA – Il consiglio ha approvato all’unanimità la mozione presentata da Alberto Perazzolo e Mattia Geronimo Di Vito relativa al “Progetto di collettamento e depurazione a servizio della sponda bresciana del lago di Garda. Contrarietà allo scarico delle acque reflue provenienti dalla sponda bresciana utilizzando il fiume Chiese come corpo idrico recettore”.
Il documento impegna il Comune ad opporsi al potenziamento del depuratore intercomunale di Gavardo e di Montichiari per raccogliere i reflui della sponda bresciana del lago di Garda, nonché ad agire contro qualsiasi azione che ponga in pericolo l’aspetto sanitario e ambientale del fiume Chiese. «La mozione – ha detto Mattia Geronino Di Vito – vuole tutelare il fiume Chiese. Il Testo Unico dell’ambiente stabilisce che ogni bacino idrografico debba smaltire i propri reflui, quindi non si capisce perché il lago di Garda che ha come corpo idrico recettore naturale il Mincio debba portare i propri reflui in un altro recettore che è il fiume Chiese, che ha già la sua capacità autodepurativa molto sollecitata e sacrificata in quanto molti paesi rivieraschi mancano del depuratore. Non vogliamo – ha concluso – entrare in conflitto con il fatto che il lago di Garda debba avere un sistema di depurazione, ma chiediamo che il loro sistema di depurazione esistente sia migliorato o sia riqualificato, avendo sempre come scopo finale gestire i propri reflui nel proprio bacino idrico e quindi nel Mincio».
La mozione sulla convocazione periodica della Commissione affari generali e territorio sui temi delle emergenze ambientali e di bonifica ex Flucosit è stata ritirata dal consigliere Raffaele Favalli, per poter effettuare un esame approfondito della tematica con il sindaco Busi.

Paolo Zordan