Borgo Virgilio – Dai giovani di Fratelli d’Italia un albero in ricordo di Borsellino

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Cerese Manifestazioni, dibattiti, mostre e fiaccolate: sono tante le iniziative promosse in memoria del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina) assassinati trent’anni fa nella strage di via D’Amelio, esattamente il 19 luglio 1992.
A Cerese il coordinamento provinciale di Gioventù Nazionale-Fd’I ha organizzato ai giardini di via Borsellino un momento di raccoglimento per ricordare la figura del magistrato palermitano e di tutte le vittime della mafia, alla quale hanno partecipato anche il sindaco Francesco Aporti, la portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Paola Mancini, il responsabile di Gn Mantova Leonardo Minelli e altri amministratori provenienti da tutta la provincia.
L’occasione è stata propizia per mettere a dimora un albero in onore di chi ha dato la vita per combattere la mafia. Sono seguiti i discorsi delle autorità e di alcuni giovani studenti. «Posiamo questo ulivo simbolico per testimoniare quella che è una storia che va avanti da trent’anni e che mai si fermerà», ha detto Minelli. Parole di ammirazione sono state espresse anche da Mancini: «Già nel 1990 alla festa di Siracusa, di quello che allora era il gruppo giovanile del Movimento Sociale, Borsellino aveva riconosciuto nella forza dei giovani la possibilità di sconfiggere la mafia». Dal canto suo il sindaco Aporti ha aggiunto: «Un grazie a Gioventù Nazionale per aver fortemente voluto questa cerimonia commemorativa dedicata ad un giudice di destra uomo d’onore che incarnava la faccia pulita del Paese».