CAVRIANA – Si è delineato nelle scorse ore il profilo del 48enne moldavo Ion Musteata che venerdì ha tragicamente perso la vita a Monzambano, schiacciato da un Suv contro un porticato. Stando a quando si è potuto appurare, Ion – o, come in molti lo conoscevano, Ivan – era arrivato in Italia con la madre Paola e la sorella intorno alla metà anni ’90. Lavorando come come cuoca in un agriturismo tra Monzambano, Lonato e Solferino, la madre aveva comprato per i figli una villetta a Cavriana. Ion faceva parte della Polisportiva Andes H, un’associazione che organizza attività sportive inclusive per persone diversamente abili: il 48enne era infatti fin da piccolo praticamente sordo, e il suo handicap uditivo gli causava anche grosse difficoltà nell’esprimersi, al punto da essere riconosciuto invalido al 100% e ricevere una pensione d’invalidità. Nonostante questo, Ion era un talentuoso giocatore di tennistavolo che ha preso parte a molte competizioni, gareggiando anche contro atleti normodotati. Inoltre, l’uomo lavorava saltuariamente come inserviente o giardiniere, ad esempio all’ospedale di Castiglione. Venerdì era stato accompagnato a Monzambano dalla madre per una visita dentistica e mentre si trovava seduto su un gradino a guardare il cellulare è stato travolto da un auto, di cui egli non si era probabilmente accorto. La presidente della Polisportiva Monica Perugini, sconvolta per l’accaduto, ha ricordato così Ion: «Lo conoscevamo bene, la sua morte ci riempie di dolore. Nonostante i problemi, era un ragazzo sempre molto gentile e dal cuore grande. L’ho rivisto a giugno a una festa delle Acli. Siamo vicini alla madre e alla sorella, lascerà un vuoto incolmabile». Il corpo del 48enne si trova attualmente alle camere mortuarie di Mantova, in attesa che la famiglia proceda lunedì al riconoscimento della salma e ne disponga le esequie.






































