Car Fluff, rivisto il progetto Sono 13 i Comuni contrari

MANTOVA  – A seguito delle richieste di integrazione trasmesse da parte delle amministrazioni interpellate (comunali, provinciali e degli Enti interessati), la società Rottami Metalli Italia (RMI) di Castelnuovo del Garda aveva provveduto a rimodulare il mega progetto “car fluff” previsto a Pontepossero di Sorgà in località corte De Morta riducendo la superficie deputata al conferimento dei rifiuti a 115.840 mq, la durata in 6,3 anni, il tonnellaggio complessivo previsto a 950mila tonnellate, e l’investimento finanziario in 16.476.471 di euro. Il nuovo progetto, ora sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale regionale, lascia però immutati i quantitatvi annuali di rifiuti conferiti, aspetto che ha spinto amministratori, cittadini, comitati, associazioni e rappresentanti del mondo agricolo e politico a compattarsi ancor più incisivamente per scongiurare l’arrivo di quella che diverrebbe la più grande discarica di residui polimerici non riciclabili risultanti dalle frantumazioni delle autovetture rottamate di tutto il Nord Italia.
A schierarsi contro l’insediamento sono ben 13 Comuni, otto della provincia veronese – Sorgà, Erbè, Gazzo Veronese, Nogara, Nogarole Rocca, Trevenzuolo, Concamarise, Isola della Scala – e cinque di quella mantovana – Castelbelforte, Castel d’Ario, San Giorgio Bigarello, Villimpenta e Roncoferraro (il sito su cui RMI spa ha messo gli occhi si pone – come recinzione – ad una distanza rispettivamente di 170 e 280 metri dal confine dei Comuni di Castel d’Ario e San Giorgio Bigarello, ndr), che ora sono nuovamente chiamati a pronunciarsi sul progetto modificato, pertanto la Regione dovrà trasmettere i documenti richiesti dagli Enti alla proponente che avrà un termine perentorio di 30 giorni per fornire quanto richiesto. Le amministrazioni argomenteranno il loro no alla discarica con motivazioni tecniche, ambientali, geologiche e viabilistiche: da una parte l’inopportunità di realizzarla in un territorio ricco di biodiversità (oltre di risorgive), dall’altra l’esistenza di vincoli di vari, tra cui le colture d’eccellenza.

MATTEO VINCENZI