Casalmoro – Aggredito dal branco a colpi di machete, grave un 20enne

CASALMORO Se l’incontro sia stato più o meno casuale o se invece sia stata messa in atto una vera e propria spedizione punitiva saranno ulteriori indagini ad appurarlo. Certo è che che la cruenta rissa scoppiata nella notte tra venerdì e ieri nei pressi di un locale pubblico a Casalmoro poteva sfociare in tragedia con un morto ammazzato. Stando alle prime ricostruzioni mancavano pochi minuti alla mezzanotte quando, con ogni probabilità nell’area verde che affaccia su via IV Novembre, si affrontano due giovani, E.E.A.E., 22enne egiziano residente nel Bresciano, e F.A., 20enne italiano di Canneto sull’Oglio, che alla fine riporterà le conseguenze peggiori. La lite, scaturita molto probabilmente da screzi di natura sentimentale essendo entrambi invaghiti della stessa ragazza (questa l’ipotesi investigativa al momento più accreditata ma non si escludono anche altre piste), degenera oltremodo e lo straniero, spalleggiato nella circostanza da quattro complici ora fase di identificazione, dà il segnale di accerchiare e aggredire il malcapitato. E la disputa si trasforma ben presto in un duello all’arma bianca; spunta infatti, anche un machete con il quale la vittima viene ripetutamente attinta e quindi lasciata agonizzante a terra. A quel punto nella concitazione del momento l’aggredito, benchè sanguinante e sotto shock, trova la forza di rialzarsi e nel disperato tentativo di mettersi in salvo corre a cercare riparo nel vicino bar “Les Follies”, in quel momento affollato di clienti. A prestare i primi soccorsi è proprio il titolare del pub, Vincenzo Canuti, allertato da una propria collaboratrice, rimasta impietrita e incredula davanti a quella scena surreale; l’esercente accorre immediatamente e per prima cosa, onde evitare l’arrivo anche degli altri contendenti, richiude il cancello del vialetto d’ingresso per poi chiamare subito carabinieri e 118. Sul posto gli uomini dell’Arma di Castel Goffredo, due ambulanze e l’automedica. Il 20enne viene quindi trasportato all’ospedale di Castiglione delle Stiviere, dove viene ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva con ferite multiple da taglio da aggressione fisica con anemizzazione all’addome, alle cosce e alle braccia. Ma anche l’extracomunitario, ritornato sui suoi passi, a quanto pare per recuperare il proprio telefonino caduto a terra, si ferisce durante lo scontro; riscontratagli una frattura pluriframmentaria del metacarpo ed ampia ferita viene trasportato al Carlo Poma di Mantova, dov’è tuttora ricoverato e piantonato. Dopo aver ascoltato i diversi testimoni presenti, i militari hanno invece provveduto a sequestrare sia i vestiti intrisi di tracce ematiche che i cellulari dei due giovani per poter ricostruire meglio i fatti mentre sono in corso le ricerche dei fiancheggiatori e dell’arma impropria utilizzata nel raid. L’aggressore, denunciato all’autorità giudiziaria, dovrà ora rispondere di lesioni personali aggravate in concorso.