Castel d’Ario, uccidono il cane per rubare in casa

MANTOVA – Castel d’Ario Qualche giorno di vacanza per rilassarsi, poi ecco arrivare la telefonata di un parente in grado di guastare immediatamente il buonumore: «Purtroppo hai avuto i ladri in casa». La casa in questione è una villetta a schiera che si trova in via Allende, quartiere residenziale alle porte di Castel d’Ario. I malviventi sono entrati in azione nella notte tra sabato e domenica, presumibilmente intorno all’una e trenta. Per entrare hanno smontato uno degli infissi posti sul retro e infranto una vetrata, dopodiché hanno cominciato a rovistare ovunque alla ricerca di denaro e preziosi. Stando a quanto trapelato il bottino sarebbe stato inferiore alle loro aspettative, e il merito, in questo caso, è riconducibile alla condotta prudente del padrone di casa, che prima di partire per la villeggiatura aveva evidentemente messo al sicuro gli oggetti di valore. Di sicuro i danni lasciati sono di gran lunga superiori al bottino. Ma l’aspetto più angosciante della vicenda è l’epilogo, che naturalmente ha fatto passare in secondo piano la casa saccheggiata: prima di lasciare la proprietà del pensionato i mascalzoni avrebbero ripetutamente colpito il cane di una famiglia vicina che si affacciava dal cancello confinante. L’animale aveva cominciato ad abbaiare e avrebbe potuto così compromettere la loro fuga. Non ci hanno pensato due volte, e con un piede di porco hanno inferto alla povera bestiola colpi risultati alla fine fatali. Ieri, infatti, si è avuta notizia della morte dell’animale. Persone prive di ogni scrupolo che speriamo possano venire consegnate quanto prima alla giustizia. Sul colpo indagano i carabinieri, arrivati tempestivamente sul posto per i rilievi di legge dopo essere stati allertati da alcuni vicini, i quali avrebbero dichiarato di aver visto «un’auto berlina scura con a bordo un uomo e una donna». Un tentativo di furto è stato registrato anche nelle campagne della vicina Pampuro. I ladri, che si erano accorti del mancato inserimento dell’allarme, poco dopo le due del mattino hanno provato a forzare la porta d’ingresso dell’abitazione presa di mira ma se la sono svignata dopo che il cane aveva sentito la loro presenza e si era messo ad abbaiare e a grattare la porta. Nonostante i dati mostrino una diminuzione negli ultimi anni del fenomeno dei furti nelle abitazioni (dato dovuto anche al lockdown e alle restrizioni imposte dalla pandemia), non bisogna abbassare la guardia in ambito di prevenzione. I ladri sono infatti sempre in agguato e pronti a colpire le case. La mancanza di una presenza costante nelle abitazioni facilita le effrazioni garantendo ai malviventi di non essere sorpresi. Simulare una presenza durante le assenze è quindi imprescindibile nonché un buon stratagemma per confondere i malintenzionati. E in caso di situazioni sospette, avvertire senza le forze dell’ordine.

Matteo Vincenzi