Castiglione d/S – Volpi: “Dal Comune 100mila euro per la tariffa rifiuti”

Castiglione Continua a tenere banco la discussione sull’aumento della Tari approvata nel recente consiglio comunale. «Abbiamo preso atto dei calcoli di Arera e provveduto, nostro malgrado, ad una maggiorazione della tassa sui rifiuti. L’algoritmo parla chiaro – spiega il sindaco Enrico Volpi -: adotta i valori dei costi del gestore, che sono aumentati soltanto per indice Istat, e li moltiplica per i parametri che sono stabiliti dall’autorità: la somma, è il costo totale del servizio. A questo, che corrisponde al costo del gestore più a quelli generali dell’ente comunale, va corrisposto il valore di tariffa. L’amministrazione ha fatto la sua parte, mettendo a disposizione 100mila euro in più dal bilancio, proprio per calmierare l’aumento e quindi il 9,4% di incremento che è stato fatto, è solo quello imposto dall’autorità per il controllo».
Poi il primo cittadino rispedisce al mittente le critiche avanzate dall’opposizione: «Abbiamo fatto più simulazioni, sia mettendo in carico alle utenze non domestiche il 70% dell’incremento di costo, che riferendoci solo a quelle domestiche. Abbiamo optato, così, per la decisione più equilibrata, che porta aumenti contenuti di costo sulle famiglie. Si tratta di 10 o 20 euro all’anno e non va assolutamente a mettere in difficoltà le attività produttive. E non parliamo solo delle grandi industrie, che probabilmente non avrebbero problemi a sopportare qualche migliaia di euro in più di costi di gestione dei rifiuti, ma di ristoranti, di negozi, di artigiani che sicuramente ne avrebbero risentito maggiormente. Andava fatta una scelta ponderata ed attenta a tutte le esigenze. È chiaro che non avremmo voluto dover intervenire su questi valori, ma non è stato possibile fare diversamente. Anzi, ci mette in una posizione di tariffe anche contenute, rispetto ad altre situazioni in comuni limitrofi. Quindi – conclude il sindaco Volpi – c’è un rammarico comprensibile, ma non ci sentiamo di aver fatto nessun danno e nessun sopruso ad alcuna categoria».
Angelo Maria Castaldo