Basket serie A2 – Mennini: “Pompea, torna a giocare con il coltello tra i denti”

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Mantova E’ stato un lunedì dalle emozioni contrastanti in casa Stings. L’amaro in bocca per la sconfitta contro San Severo è fortissimo, così come forti sono state le parole di coach Finelli in conferenza stampa e del presidente Negri su Facebook (“figura di m…”), e la necessità di voltare immediatamente pagina perché domani si torna in campo, in casa di Orzinuovi, per la 22esima giornata (la quintultima del girone di ritorno). Il consigliere d’amministrazione Paolo Mennini a mente fredda prova ad analizzare questo delicato momento. «Bisogna fare i complimenti a San Severo, loro avevano sicuramente più fame di noi – afferma – non possiamo permetterci di iniziare la partita in quel modo. La cosa che mi preoccupa di più è l’involuzione che abbiamo avuto in difesa, che è sempre stato il nostro punto di forza. Non siamo in grado di dare continuità alla nostra fase di crescita, i ragazzi più giovani devono tornare a darci quel qualcosa in più perché hanno rallentato la loro crescita. Poi è giusto fare un po’ di autocritica, e parlo proprio della società: non abbiamo mai fatto proclami e mai dato obiettivi precisi, abbiamo dato molta tranquillità ai giocatori. Siamo stati sempre molto accomodanti. Avevamo raggiunto lo status di una squadra di media-alta classifica, ma a questo punto è chiaro che i giocatori devono pensare a come fare per rimanerci, a giocare ancora con il coltello tra i denti e non invece a iniziare a vivacchiare. Noi, come società, dobbiamo far sentire che ci aspettiamo qualcosa in più. Di positivo, invece, c’è stato l’ingresso di Luca Infante perché ha dato quello che ci aspettiamo: minuti di qualità e quantità, è una presenza importante».
Domani, come detto, nuova tappa a Orzinuovi: «Abbiamo l’opportunità di risollevarci dopo questa batosta morale. Dobbiamo avere voglia di aiutarci ed essere intraprendenti, difendere forte ed essere decisi in attacco. Ormai abbiamo capito che i nostri avversari fanno di tutto per contrastare Clarke e quindi gli altri quattro devono prendersi maggiori responsabilità al tiro».