Clandestini in laboratorio: arrestato il titolare

Blitz della task Force dei Carabinieri a Ponti sul Mincio

PONTI SUL MINCIO I carabinieri di Monzambano con i colleghi di Guidizzolo e Volta Mantovana, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Mantova, e personale Inail e Inps, nel corso di un mirato servizio di cui alla specifica Task Froce costituita su disposizione della Prefettura di Mantova, il cui coordinamento è affidato al comandante della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, maggiore Simone Toni e finalizzata alla prevenzione e repressione del fenomeno dello sfruttamento della manodopera clandestina nell’ambito del “settore della calza”, hanno sottoposto alla verifica un laboratorio tessile di proprietà di un 38enne cinese di Ponti sul Mincio. Gli operanti, a seguito di un controllo all’interno del capannone, hanno identificato complessivamente 6 lavoratori di cui 3 senza regolare contratto e permesso di soggiorno. Il gestore dell’attività, un 41enne cinese residente nella zona, è stato tratto in arresto per i reati di “trarre ingiusto profitto favorendo la permanenza nel territorio italiano di cittadini stranieri e sfruttamento della manodopera clandestina” mentre per i tre operai clandestini è stata avviata la procedura per l’espulsione dal Territorio Nazionale. I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno provveduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale ed hanno emesso una sanzione pecuniaria ammontante complessivamente a 8000 euro. Nella circostanza, i macchinari e la merce sono stati debitamente sequestrati. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato Presso la Casa Circondariale di Mantova come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Il colonnello Fabio Federici, comandante provinciale dei Carabinieri di Mantova, ha espresso il suo vivo apprezzamento per la brillante operazione di servizio e per i positivi obiettivi conseguiti finalizzati a contrastare le situazioni lavorative irregolari nel campo del settore tessile, che portano troppo spesso a ledere la dignità degli stessi lavoratori, nell’ambito di una problematica che è da sempre, oggetto di particolare attenzione da parte della suddetta Autorità.