Dal cantiere di Belforte spuntano tre tombe dell’Età del Ferro

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BELFORTE (Gazzuolo) Dal cantiere per la sistemazione di via Carrobbio, a Belforte, spuntano delle testimonianze di insediamenti dell’Età del Ferro: tra queste anche tre tombe ora al vaglio della Soprintendenza.
Sta destando molto stupore nel territorio il ritrovamento di alcune testimonianze dell’Età del Ferro: la scoperta è stata fatta nei giorni scorsi ed ora tutto è in mano alla Soprintendenza di Mantova che si sta occupando dell’analisi di rito. Nelle specifico, durante alcuni scavi effettuati nel cantiere in corso in via Carrobbio, a Belforte, sono stati trovati alcuni resti di antichi insediamenti: tra questi, a destare maggiore interesse, tre tombe di inumazione. Tombe che, grazie agli oggetti di corredo in ceramica ritrovati nelle tombe stesse, è possibile far risalire, come spiega il funzionario archeologo della Soprintendenza archeologica delle Arti e del Paesaggio per le provincie di Cremona, Mantova e Lodi Simone Sestito, all’Eta del Ferro. Oggetti, questi, che hanno reso più veloce la datazione dei ritrovamenti che, diversamente, avrebbe richiesto lunghe analisi da parte degli addetti ai lavori.
Nello specifico, gli scavi nell’area dei ritrovamenti sono stati affidati alla ditta Sap – Società Archeologica srl di Quingentole sotto la Direzione Scientifica della Soprintendenza archeologica delle Arti e del Paesaggio per le provincie di Cremona, Mantova e Lodi.
Un ritrovamento non così comune nel territorio mantovano dove sono più diffuse testimonianze dell’epoca etrusca. Da non escludere, inoltre, la possibile presenza di ulteriori tombe nella stessa via Carrobbio o nei dintorni: già in passato erano state, infatti, scoperte canalizzazioni – la cui datazione è però difficile stabilire – che potrebbero indicare la presenza di un antico insediamento.
Testimonianze dell’Età del Ferro, quelle rinvenute a Belforte, che non dovrebbero comunque ostacolare l’avanzamento del cantiere di via Carrobbio che, nel rispetto del lavoro degli archeologi, è proseguito anche in questi giorni e che potranno, salvo colpi di scena, proseguire una volta completati i rilevamenti ed i recuperi dei reperti da parte degli archeologi della ditta Sap.

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