Mantova fa rete contro la povertà educativa

MANTOVA Presentato nella sede di Confindustria Mantova il nuovo progetto di Fondazione Comunità Mantovana, dal titolo “I migliori anni della loro vita”. Il progetto, (finanziato tramite bando “Comunità Educanti”, promosso dalla società senza scopo di lucro “Con i bambini”, realtà che attua i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile), si propone di identificare, riconoscere e valorizzare le comunità educanti, intese come comunità locali di attori (famiglie, scuola, singoli individui, reti sociali, soggetti pubblici e privati) che hanno, a diverso titolo, ruoli e responsabilità nell’educazione e nella cura di minori che vivono nel proprio territorio. Il bando ha l’obiettivo di favorire la costruzione di comunità efficaci e sostenibili nel tempo, capaci di offrire risposte organiche, integrate e multidimensionali a bisogni educativi dei minori. “Come soggetto capofila – spiega Albino Portini, vicepresidente di Fondazione Comunità Mantovana – abbiamo raccolto la richiesta di creare una rete sul territorio di comunità educanti nei sei distretti dei piani di zona della provincia di Mantova”.
Tre le azioni da attuare entro il 2025, termine di scadenza del bando, in capo alle cooperative sociali “Alce Nero”, “Archè”, “Simpatria” e “ Ippogrifo”: la costruzione delle comunità educanti, tramite un lavoro territoriale con percorsi di coaching e formazione dei referenti delle comunità; la creazione di una rete sovraterritoriale, tramite la messa in rete delle esperienze raccolte in tutta la provincia; la costruzione di una rete interprovinciale, tramite tra strutturazione di un Osservatorio provinciale delle Comunità Educanti e la realizzazione di un Festival dell’Educazione. “ Mantova è la città dei festival – parole di Mauro Colombo, cooperativa Alce Nero – e il Festival servirà come luogo di aggregazione e scambio di idee di tutte le realtà associate a queste problematiche, anche nazionali”. Il progetto vede già coinvolte quarantadue partner del territorio (scuole, enti pubblici, terzo settore, fondazioni, parrocchie). Lo spirito inclusivo del progetto è orientato alla più ampia partecipazione possibile. (Abb)