Debito fuori bilancio a Curtatone. Il sindaco: “Non è colpa nostra”

CURTATONE Il debito fuori bilancio è ufficiale: ieri sera il sindaco  Carlo Bottani  ne ha dato comunicazione al consiglio comunale riunitosi a Corte Spagnola. Un debito che, però – come già anticipato nei giorni scorsi – sarà meno indolore di quanto temuto in un primo momento dopo la sentenza della Corte d’Appello in merito all’incidente mortale avvenuto nel 2006 su Strada Morante, a Grazie.
«Una tegola molto pesante capace di abbattere anche un Comune virtuoso come il nostro», così ha esordito Bottani. Una botta per il bilancio che ammonta ad un totale di 726mila euro che il Comune dovrà pagare alla famiglia della vittima di Strada Morante. «Grazie ai nostri avvocati, a quelli della controparte e della famiglia abbiamo trovato un accordo triennale. Il rischio – ha messo in evidenza il sindaco – sarebbe stato quello di venire qui questa sera (ieri per chi legge, ndr ) a dover alzare le tasse». Una scelta, questa, che come più volte affermato dal primo cittadino nasce dalla volontà di difendere il denaro dei contribuenti e di proseguire in Cassazione: «nonostante la violentissima tegola in cui siamo incappati abbiamo messo in sicurezza il bilancio comunale. Ci siamo impegnati per accantonare la cifra ma era molto alta. Sono felice per l’accordo raggiunto ma dispiaciuto, perché sono soldi che erano stati destinati a interventi nelle frazioni che non potremo fare. Preciso che questa amministrazione non ha responsabilità: sono conseguenze dii un fatto di 13 anni fa», ha aggiunto Bottani.
Soluzione trovata, dunque ma non senza critiche da parte della minoranza: «avevamo chiesto, preventivamente, di accantonare una cifra: non ci troveremmo in questa situazione», ha affermato il consigliere  Francesco Ferrari  di Curtatone Futura che ha poi messo in evidenza come l’apertura di una polizza assicurativa ai tempi dell’incidente avrebbe evitato la situazione attuale. Dello stesso Avviso il consigliere  Matteo Totaro  che ha evidenziato come ciò andrà a discapito di opere importanti ma come, al contempo, sarà un monito per il futuro.