Furto in una ditta farmaceutica, oltre 100mila euro di bottino

MARMIROLO – Un furto su commissione, sui questo sembrano esserci ben pochi dubbi, perpetrato con mezzi piuttosto “artigianali” ma comunque con grande organizzazione e che potrebbe avere fruttato ai malviventi un bottino da oltre 100mila euro, anche se la quantificazione esatta sarà fatta solo nei prossimi giorni: è quello che andato a segno nella notte tra giovedì e venerdì in una ditta farmaceutica di Marmirolo. Ora i carabinieri sono al lavoro per vagliare tutti gli elementi utili all’individuazione della banda.
La ricostruzione dei fatti è piuttosto semplice: alle 2 della notte tra giovedì e venerdì l’allarme è scattato nella ditta framceutica, specializzata nella produzione di medicinali a uso veterinario; immediatamente è giunta sul posto un’automobile delle guardie giurate ma dei ladri nessuna traccia se non l’evidente spoliazione del materiale contenuto nell’azienda.
I ladri, probabilmente almeno tre persone se non di più (vista anche la rapidità con cui sono riusciti a impossessarsi del materiale caricandolo alla svelta prima di dileguarsi), si sono recati nella notte presso l’azienda e dopo avere scassinato una finestra sul retro sono riusciti a entrare e ad aprire anche il cancello che porta al parcheggio interno dell’azienda. Qui avrebbero parcheggiato un piccolo furgone su cui hanno iniziato a caricare scatoloni su scatoloni di prodotti a uso veterinario. Ritenuto di avere sottratto materiale a sufficienza si sono quindi dileguati lasciando dietro di sè solamente il suono della sirena d’allarme, i segni dell’effrazione e gli scaffali vuoti.
I carabinieri di Mantova e Marmirolo, che ora stanno indagando sul fatto, hanno potuto constatare la sparizione di molto materiale e, anche se una quantificazione esatta potrà essere fatta solo nei prossimi giorni, il bottino dovrebbe aggirarsi su 100mila euro se non qualcosa di più.
Per la ditta si tratta, dai primi riscontri raccolti, del primo furto del genere e che si sia trattato di un furto su commissione esistono pochi dubbi: sia per la tipologia di materiale sottratto, molto particolare e non riconducibile a categorie merceologiche abitualmente preda di malviventi, sia per la meticolosa organizzazione del colpo allestita dalla banda che è riuscita a impossessarsi di un’ingente quantità di materiale senza dare nell’occhio agendo indisturbata.
A quanto risulta la ditta era dotata di un sistema di telecamere di videosorveglianza che quindi potrebbe restituire ai carabinieri immagini utili all’identificazione dei malviventi ma su questo aspetto vi è un compresibile riserbo da parte degli inquirenti.