BORGO VIRGILIO – «Non abbiamo intenzione di aderire “alla cieca” al Piano di Mantova Ambiente, almeno fino a che non ci verranno forniti tutti i dettagli dell’operazione. Non rischieremo di creare un danno economico ai nostri cittadini, perciò auspichiamo che anche gli altri Comuni facciano lo stesso».
È una posizione ferma e risoluta quella del sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti riguardo al “Piano per la gestione integrata dei rifiuti urbani nei Comuni della provincia, che mercoledì sarà illustrata nel corso del consiglio comunale. Il primo cittadino Aporti – e non è il solo – chiede di conoscere in maniera dettagliata i contenuti del Piano proposto da Mantova Ambiente (a Borgo Virgilio e a Canneto sull’Oglio, Cavriana, Commessaggio, Curtatone, Dosolo, Gazoldo degli Ippoliti, Ostiglia, Piubega, San Benedetto Po, Serravalle a Po, Sustinente e Villimpenta. la gestione è in mano ad Aprica).
«Molti fingono di farsela andare bene, ma la questione è tutta da definire – evidenzia il primo cittadino -. Noi non aderiremo perché non siamo stati informati in merito ai contenuti industriali, economico-finanziari e tecnici del servizio. In buona sostanza Mantova Ambiente ci chiede di approvare qualcosa a scatola chiusa, senza nemmeno dirci quali servizi verrebbero svolti, come e con quali costi». Da queste considerazioni, il no all’affidamento di un servizio delicato come quello dei rifiuti attraverso una gara a doppio oggetto sotto l’egida di Tea. «Aspettiamo una pianificazione certa su servizi e costi, dopodiché potremo fare le opportune valutazioni. Non solo viene chiesto di appoggiare un affidamento semi-diretto, ma su un servizio di una durata che oscilla tra i 10 e i 15 anni, vincolando un Comune per più mandati amministrativi. Duole dirlo, ma approvare una cosa di questo genere non è nel dna di amministrazioni trasparenti e indirizzate alla gestione di un servizio cruciale e così complesso». A sostenere e rilanciare le affermazioni di Aporti è l’assessore regionale ed ex sindaco di Borgo Virgilio Alessandro Beduschi, che quando era alla guida del Comune aveva emanato, nel 2016, la gara poi vinta da Aprica, a cui Mantova Ambiente non si era presentata: «Invito i sindaci mantovani a riflettere bene prima di usare i soldi dei cittadini. La società chiede una pre-adesione non dovuta, una manovra che serve per andare a creare una proposta di Piano finanziario ma non si capisce perché non esplicitarlo prima. Non si possono aprire crediti senza ragion veduta, verso una multi utility che potrebbe fornire ogni informazione puntuale per dare modo agli enti di esprimersi. Viene chiesto di affidarsi senza una vera gara, una forzatura non in linea con la ricerca delle economicità per i contribuenti».
Matteo Vincenzi