ROVERBELLA – Approvato con il consenso unanime del consiglio comunale di Roverbella il piano diritto allo studio per l’anno scolastico 2019/2020. Un documento che ha ottenuto il via libera anche dalle opposizioni in quanto è stato predisposto, a loro parere, in linea con quello predisposto nel mandato precedente. Nel corso del dibattito gli esponenti de La Nuova Roverbella hanno ricordato con profonda soddisfazione quanto consegnato al territorio nei 5 anni precedenti. In particolare la realizzazione del nuovo pavimento della palestra nel capoluogo, inaugurato con una amichevole della Pomi’ nel 2015; la sostituzione dei serramenti nella scuola primaria di Roverbella, la realizzazione del nuovo asilo nido, della pista di educazione stradale per i bambini e la progettazione e finanziamento dell’ampliamento della scuola dell’infanzia di Malavicina. «Il piano di diritto allo studio – ha sottolineato Silvia Longo – definirlo il documento che descrive i servizi che il Comune eroga alla scuola è una definizione limitata. Infatti è un documento importante, ben fatto, frutto del lavoro e dell’attenzione che le ultime Amministrazioni hanno rivolto alla scuola, importante sicuramente anche in termini di spesa ma si può considerare un investimento. Il termine sviluppo evolutivo sta ad indicare una situazione che si può modificare nel tempo, peggiorare o migliorare a seconda delle strategie messe in atto. Per questo motivo noi come genitori, insegnanti, amministratori o semplici cittadini possiamo fare la differenza per lo sviluppo di una persona. É una grande responsabilità. Auspico, quindi, una scuola e un Comune di concerto che sappiano coinvolgere attivamente i ragazzi con progettualità che li rendano attivi e responsabili. L’attenzione e l’investimento in termini economici che un ente locale dà alla mondo scolastico è l’investimento che una comunità fa sul suo futuro». «Oggi più di ieri – prosegue Silvia Ferri – la scuola ha un ruolo centrale nella formazione di giovani uomini e donne aventi le competenze necessarie per la società in cui viviamo. Nel corso degli anni i bisogni dei ragazzi sono cambiati come sono cambiate le difficoltà e le necessita che ogni giorno ci troviamo ad affrontare. Proprio perché come già accennato ogni ragazzo è a sé, è un individuo con il suo carattere e le sue peculiarità, il ruolo dell’insegnante diventa centrale nell’accompagnare e nell’educare lo studente alla società che lo aspetta». (p.b.)