Il teatro di Sabbioneta conosciuto… ma per sbaglio

SABBIONETA  – Che il teatro di Sabbioneta sia universalmente noto data la sua importanza è probabilmente una pia illusione. Certo, negli ultimi decenni si è fatto molto per farlo conoscere al mondo e per restituirgli la dignità che gli compete, ma resta ancora una cenerentola rispetto al ben più famoso Olimpico di Vicenza del Palladio, nonostante gli stretti legami che esistano tra i due edifici (Vincenzo Scamozzi, l’artefice di quello di Sabbioneta, ha realizzato la scenografia di quello vicentino). Lo si capisce anche da piccoli segni, come l’articolo uscito nei giorni scorsi su un noto quotidiano a tiratura nazionale, a firma di Stefania Vitulli: “Da Eschilo a T.S. Eliot i classici conquistano Vicenza”, dedicato al 75° ciclo di classici messi in cartellone dal teatro della città palladiana. A corollario dell’articolo una foto dell’Olimpico, che però non era quello della città, bensì il colonnato dell’edificio sabbionetano. Si ha un bell’insistere a chiamarlo Teatro all’Antica, anche per distinguerlo da quello vicentino, ma nell’immaginario collettivo quello di Sabbioneta non è meno “olimpico” di quello veneto. Del resto l’appellativo è stato per decenni di uso corrente, anche da parte di musicologi di prestigio come Claudio Gallico, che vi diresse spettacoli memorabili nella seconda metà del secolo scorso. Comprensibile, dunque, l’errore, che dimostra però quanto poco sia familiare la conoscenza del nostro teatro.