Il Torrazzo si rifà il look Opera da oltre 100mila euro

COMMESSAGGIO  Il Torrazzo voluto da Vespasiano Gonzaga veglia sugli sguardi dei cittadini di Commessaggio da secoli, esattamente dal 1583, anno in cui fu eretto. Nella sua lunga storia il simbolo del piccolo comune ha più volte visto la mano degli amministratori locali rivisitarne tanto i dettagli estetici quanto la funzione per cui fu concepito passando da “vedetta” ad ambiente multimediale per esposizioni e mostre. Ieri è stata aggiunta una nuova pagina all’edificio che può essere visto, metaforicamente, come un libro di storia del territorio.
«Consegnati i lavori di consolidamento strutturale del piano sottotetto alla ditta P.C.P. Costruzioni – spiega il sindaco Alessandro Sarasini – con un ribasso del 13,80% sui prezzi da capitolato». Il costo complessivo dell’intervento è di 105.697,81 euro e vedrà anche la sistemazione dell’ingresso per una maggiore sicurezza dell’edificio; il progetto è affidato all’architetto viadanese Rocco Tenca che già firmò la prima parte dei lavori nel 2012. «L’intervento – sottolinea il sindaco – è stato reso possibile dalla Fondazione Cariplo che ha contribuito con circa la metà del costo. Tutti i lavori eseguiti in questo quinquennio amministrativo sono stati realizzati senza l’accensione di alcun mutuo, ma con finanziamenti pubblici o privati, integrati con poche risorse ricavate dall’esiguo bilancio dell’ente». Gli aspetti legati alla storia ed alla sicurezza del luogo hanno intrinsecamente un grande fascino, ma esiste un aspetto più romantico, quello che rende il Torrazzo un “Monumento vivo”. «Abbiamo aderito al Festival dei rondoni – sottolinea Lella Rossetti, dell’ufficio educazione ambientale del Parco dell’Oglio Sud – ed il torrazzo di Commessaggio è la situazione perfetta da inserire in un contesto che coinvolge molte città europee prima ancora che italiane. I rondoni che vi nidificano – continua – sono molto simili alle rondini, ma non sono nemmeno della stessa famiglia. Trascorrono gran parte della loro vita in volo migrando dall’Africa e venendo a cercare “casa” in luoghi storici che presentano fessure nella struttura, quindi il torrazzo, prossimo a lavori di ristrutturazione, è un luogo simbolo perfetto per questa iniziativa che avrà il suo apice l’8 giugno durante la festa Amici del Navarolo con la presenza dell’ornitologo Davide Aldi insieme ad uno dei promotori del Festival dei rondoni, Mauro Ferri».