SUZZARA I timori paventati a livello sindacale sono diventati realtà: oggi, domani e venerdì lo stabilimento Iveco di Suzzara sospenderà la produzione, sempre per problemi legati alla parte componentistica, e viene istituita la cassa integrazione, come comunicato dall’azienda alle parti sociali. Nello specifico, questa volta, si tratta del malfunzionamento di una centralina che ha costretto l’azienda a parcheggiare un numero enorme di veicoli nei piazzali all’interno degli spazi dello stabilimento. Il tutto per la preoccupazione, quanto mai palpabile, dei sindacati.«La situazione contingente ha portato al verificarsi della situazione che temevamo – ha spiegato il segretario del sindacato Ecas, Umberto Colella, che nei giorni scorsi, quando era stata proclamata una giornata di “Cigo” aveva paventato il rischio di altri stop – La sospensione della produzione potrebbe creare diversi problemi anche nel raggiungimento degli obiettivi in termini di quantità, qualità del prodotto e di assegnazione al cliente, indicatori che si ripercuotono anche sull’analisi che determina il premio di efficienza previsto contrattualmente».Ecas ha ricordato che anche lo scorso anno, sempre in maggio, si era dovuto ricorrere a cinque giorni di cassa per assenza di semiconduttori: «Si aggiunga – prosegue Colella – che la carenza di personale qualificato alla riprogrammazione di queste centraline sembra che possa allungare il perdurare di questa situazione anche per i mesi di giugno e luglio. Per questi invitiamo la direzione aziendale a maggiore trasparenza nella gestione del sistema produttivo e a non scaricare sui lavoratori, con la cassa integrazione, le conseguenze di errori organizzativi e gestionali. Non si escluda nemmeno l’ipotesi di un doppio fornitore per ovviare al rischio di assenza di componenti». Il sindacato ha infine sollecitato l’azienda a comunicare il piano ferie che, da contratto, dovrebbe essere ufficializzato e reso noto alle parti sociali e ai dipendenti entro il 30 aprile.