La figlia è troppo occidentale: la morde al volto per sfregiarla

MEDOLE ”Visto che ti credi così bella, adesso ci penso io a farti diventare brutta”, questa è la frase che ha preceduto l’insensato gesto commesso dal padre, un 55enne di origine indiana, verso la figlia neo diciottenne. L’uomo, infatti, ha morso alla guancia la ragazza e poi, ebbro e fuori di senno, è anche caduto sbattendo la testa procurandosi una lieve lesione. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Guidizzolo chiamati dallo stesso 55enne perchè preoccupato non tanto delle condizioni della ragazza ma delle sue. E’ scattato il codice rosso e la segnalazione alla Procura di Mantova. Una storia un po’ meno tragica di quella di Hina, un po’ meno brutale di quelle povere ragazze sfregiate con l’acido ma altrettanto violenta e segnante nei confronti di una donna vittima dell’ennesimo caso di codice rosso, anche questa all’interno delle mura domestiche e per mano di un congiunto, il padre nello specifico. Violenza mascherata dietro la scusa della “cultura” che, secondo appunto delle usanze ormai arcaiche, vorrebbe che una ragazza indiana sposi solo un giovane della stessa nazionalità e soprattutto scelto dal padre. La diciottenne in questione, nata in Italia da una coppia di genitori che vive nel mantovano da più di 20 anni e integrata totalmente sia nella scuola che tra i coetanei, ha deciso di frequentare amici e, addirittura, un fidanzato non indiani. Tutto ciò però non è piace al padre che in un momento di follia, accentuato dal fatto che l’uomo fosse anche ubriaco – cosa frequente secondo alcune testimonianza – ha reagito malamente alla richiesta della figlia di poter uscire con gli amici tanto che l’ha bloccata e poi l’ha morsicata al volto con il chiaro intento di sfigurarla. All’arrivo dei militari, come detto chiamati dal 55enne, la 18enne aveva il volto segnato dal sangue ed evidentemente ferito mentre il padre stava benissimo. L’intervento del personale de 118 con un’ambulanza è stato richiesto dai carabinieri, nonostante il rifiuto dei famigliari, che hanno poi portato la ragazza all’ospedale di Castiglione dov’è stata medicata e dimessa con una prognosi di 10 giorni. Non è dato sapere se sia la prima volta che l’uomo ha alzato le mani nei confronti della figlia, certo è che adesso c’è un precedente e grazie al codice rosso può essere determinante per una prosecuzione dell’iter giudiziario.