La Pro loco di Castel d’Ario dedica il calendario a Nivola

CASTEL D’ARIO – In occasione del 130° anniversario dalla nascita dell’indimenticato Tazio Nuvolari, la Pro Loco di Castel d’Ario ha voluto dedicare l’edizione 2022 del calendario associativo al suo concittadino più famoso. Una sessantina le foto, molte delle quali scattate dallo stesso pilota, raccontano non solo la sua storia di straordinario asso dei motori ma anche alcuni momenti della sua vita privata. E pensare che durante la prima guerra mondiale, quando Nuvolari viene chiamato per guidare le ambulanze e le vetture di servizio restando coinvolto nel suo primo incidente, l’ufficiale d bordo gli dirà: «Lascia perdere, l’automobile non fa per te». La storia ci ha detto l’esatto contrario. Vittorie da record (sulle moto ne conquisterà ben 49, di cui 15 assolute e 34 a livello di classe di cilindrata, tutte concentrate fra il 1922 e il 1930; per quanto riguarda le auto, la conta sale ancora più in alto: 55 vittorie assolute più altre 37 a livello di categoria.
La prima arriva nel 1924, l’ultima nel 1950 quando il pilota ha ben 58 anni. Fra le auto dei suoi successi ci sono soprattutto le Alfa Romeo, ma anche Chiribiri, Bugatti, Maserati e Ferrari), imprese al limite dell’impossibile, incidenti clamorosi da cui esce sempre vivo hanno contraddistinto la carriera del “Mantovano Volante”.
«Nuvolari è uno di noi», è il titolo della prefazione scritta dal presidente della Pro Loco Paolo Soave per presentare l’iniziativa. «Mi preme ringraziare il Museo Tazio Nuvolari e l’Aci di Mantova per il patrocinio concesso, la Scuderia Tazio Nuvolari per aver autorizzato la riproduzione e l’utilizzo di immagini e testi tratto da “Quando scatta Nuvolari-Storie, velocità”, la nostra storica Gabriella Mantovani (Amici del Castello), ma anche il sindaco Daniela Castro e il consigliere Renato Reggiani per il contributo fornito nella realizzazione di questo calendario da collezione». Il lancio promozionale del calendario è stato impreziosito dal bozzetto di Enrique Napp, architetto argentino che dallo scorso anno risiede a Castel d’Ario. Da sempre fervido tifoso-studioso delle gesta del pilota, ha già partecipato a mostre presso il Museo Casa Sartori e collabora con l’Università di Venezia e diversi sodalizi di Milano per promuoverne la storia agonistica anche attraverso disegni inediti. Napp ha ispirato il gemellaggio tra il museo dedicato a Tazio e quello realizzato per Juan Manuel Fangio: «Un sogno che il pentacampione aveva fin dall’epoca della sua ammirazione per Nuvolari – sottolinea Napp -; un dono dedicato a tutti i mantovani che amano Nuvolari e agli abitanti di Balcarce, città natale di Fangio, in Argentina».

Matteo Vincenzi