L’avvocato genovese Biolè racconta le vicende della famiglia discriminata dalle leggi razziali

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Palazzo Ducale

SABBIONETA Stasera alle 21 nel Teatro all’Antica, in occasione della Giornata della Memoria, l’avvocato genovese Filippo Biolè narrerà le vicende della famiglia materna discriminata dalle leggi razziali del 1938 e fuggita in Svizzera fino alla Liberazione. Biolè ha iniziato a testimoniare proprio nel teatro di Sabbioneta due anni fa e ora, a seguito di alcune ricerche condotte negli archivi di Berna, Bellinzona e Dachau, ritorna per raccontare soprattutto le vicende del prozio medico Bruno De Benedetti, che non aveva seguito i suoi familiari oltre il confine svizzero. Denunciato alle autorità nazi-fasciste fu trasferito al campo di transito a Fossoli per poi essere deportato nel lager di Dachau dove trovò la morte. L’appassionante storia, cui un anno fa il Corriere della Sera ha dedicato un inserto speciale per commemorare la Giornata della Memoria, si è arricchita in questi mesi con il fortuito ritrovamento di alcune importanti testimonianze orali e scritte. Biolè sarà preceduto da una breve introduzione di Francesca Schintu, responsabile delle attività culturali della Fondazione Fossoli. L’iniziativa è promossa dall’associazione Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione comunale e con i patrocini dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Mantova, dell’associazione nazionale Ex deportati nei campi nazisti e della Fondazione Fossoli. L’ingresso è libero. (Ugo Boni)