Maltempo: serre ko e mais a rischio. L’Oglio Po l’area più colpita

MANTOVA Ancora danni da maltempo sul mantovano, con raffiche di vento e trombe d’aria che hanno allettato il mais, scoperchiato tetti, fatto decollare serre. Ad essere colpito lo spicchio di territorio provinciale a ridosso del Cremonese, nei comuni di Bozzolo e Rivarolo Mantovano, ma anche a Redondesco, a Viadana e nell’Asolano. Il bilancio dei danni verrà fatto nei prossimi giorni, informa Coldiretti Mantova, che ha impegnato i propri tecnici sul territorio per i sopralluoghi.
In alcune zone fra Bozzolo e Rivarolo Mantovano sono stati allettati campi di mais, col rischio di perdita di prodotto fra il 20 e il 40 per cento.
Guido Lanfranchi , 55 anni, agricoltore di Redondesco con 34 ettari coltivati a mais, soia, pisello, borlotti e mais dolce a destinazione industriale, si è ritrovato ieri sera con il tetto del capannone parzialmente scoperchiato. La copertura è volata a 50 metri di distanza – racconta -. È stata una vera fortuna, perché pochi secondi prima era passata la mietitrebbia, dopo la raccolta del grano. Se l’avesse colpita sarebbe stato un disastro”.
Effetto dei cambiamenti climatici e di bruschi rovesci meteorologici, fatto sta che l’azienda agricola di Lanfranchi da alcuni anni viene sistematicamente colpita. “Sei anni fa costruii l’impianto per il fotovoltaico – ricorda -. Una tromba d’aria ne distrusse un terzo. E lo scorso anno subì danni lo stesso tetto colpito ieri pomeriggio: 1.300 metri quadrati completamente sostituiti e rinforzati”.
Danni anche alla serra di  Vanessa Gandolfi , attivissima imprenditrice di Verdure Sott’Oglio, azienda agricola con vendita al dettaglio a Valli di Mosio, frazione di Acquanegra sul Chiese.
«Una raffica di vento fortissima ha sollevato il telo, che era sotterrato – racconta -. Abbiamo perso 20 giorni di raccolto, che per noi è molto, essendo una piccola azienda». Oggi Vanessa Gandolfi ripristinerà la struttura e farà la conta dei danni a quella che era stata battezzata “l’Arca di Noè, per la biodiversità ospitata in serra, fra pomodori, melanzane, meloni”.