Mantua Surgelati, Italpizza ci crede: “Un polo da 300 milioni”

CASTELBELFORTE –  Ai dubbi sollevati da Federica Freddi in merito alle capacità economiche di Italpizza per sostenere il processo di aggregazione con la Mantua Surgelati, la società di San Donnino (Mo) leader nella produzione di pizze ha risposto con i numeri: «Nel 2021 svilupperemo un volume d’affari di oltre 170 milioni di euro, di cui il 65% sui mercati esteri ripartito in 54 Paesi, con un Ebitda di 22 milioni di euro e una PFN inferiore a 10 milioni. Produciamo, in due stabilimenti, oltre 130 milioni di pizze ogni anno, sia a marchio proprio che a marchio dei principali retailer al mondo, impiegando oltre 1.000 addetti». La nota informa, inoltre, che «Italpizza ha recentemente investito in Lombardia acquisendo l’industria di pizze “Antico forno a legna” di Mortara (Pv), risollevandola da una drammatica crisi: operazione che ha consentito di salvare i 65 posti di lavoro e di avviare, con successo, un percorso di sviluppo che ha portato ad oggi a raddoppiare le maestranze». E prosegue soffermandosi sulle ragioni che avrebbero portato all’interruzione della trattativa che sta tenendo col fiato sospeso lavoratori, sindacati e istituzioni locali. «Alcuni mesi fa, la socia Federica Freddi della Mantua Surgelati di Castelbelforte, storico produttore di pizze surgelate con oltre 100 milioni di euro di ricavi annui e più di 400 lavoratori, aveva avviato con Italpizza un’esplorazione per verificare la possibilità di aggregazione del ramo d’azienda delle pizze. Le sinergie tecnico commerciali, la professionalità delle maestranze, nonché le differenti e complementari tecnologie di produzione dei rispettivi siti produttivi, permetterebbero di ampliare l’offerta rafforzando la leadership di mercato. Questo porterebbe alla nascita di un gruppo da circa 300 milioni di euro di ricavi annui in grado di competere da protagonista con le grandi multinazionali nei mercati europei e non solo». Tra le parti si era così convenuto che tale progetto potesse rappresentare un’importante opportunità, quasi irrinunciabile, per entrambe le realtà industriali. Non a caso, all’indomani della presentazione del Piano industriale da parte di Italpizza, i soci di Mantua Surgelati – Federica Freddi e Francesca Freddi (figlia di Franco, ossia il fratello di Federica nonché presidente del Cda) – avevano sottoscritto una “lettera d’intenti impegnativa” contenente anche i termini conclusivi dell’operazione. «Come da programma – proseguono i vertici aziendali di San Donnino – si era dato seguito ad una dettagliata due diligence e all’avvio di un processo di avvicinamento/integrazione dei livelli manageriali. Il perfezionamento dell’accordo definitivo era previsto per ottobre 2021, ma poco prima della scadenza per la sottoscrizione, inaspettatamente la socia Federica Freddi non si rendeva più disponibile a procedere. Di conseguenza la Mantua Surgelati è entrata in una fase critica, al punto che le organizzazioni sindacali hanno aperto lo stato di agitazione richiedendo un tavolo prefettizio. Alle domande pubbliche di Federica Freddi: “qual è il piano industriale di Italpizza?” ricordiamo che le è già stato sottoposto in occasione della sottoscrizione degli accordi; all’interrogativo: “Italpizza ha le risorse economiche e finanziarie per realizzare il piano industriale?” rispondiamo che, come già informata nella fase preliminare, le risorse necessarie furono da Italpizza debitamente allocate dal proprio sistema finanziario». Il punto morto della trattativa ha spinto Italpizza a guardarsi intorno e ad avviare negoziazioni con altri player per addivenire a nuove acquisizioni. «Nonostante ciò – precisano da Modena – riconfermiamo la disponibilità a riaprire le trattative con Mantua Surgelati e a partecipare ad eventuali tavoli Istituzionali». E a questo punto la palla “ripassa” nelle mani di Federica Freddi.

Matteo Vincenzi