MARMIROLO Ci sono circa 400 firme a corredo di una richiesta urgente di intervento sull’aumento del costo del servizio mensa scolastica e una lettera firmata dai rappresentanti del Consiglio d’Istituto del Comprensivo di Marmirolo, indirizzata all’amministrazione guidata da Elena Betteghella.
Sono i genitori degli alunni frequentanti le scuole di Marmirolo e Pozzolo sul Mincio preoccupati per l’aumento del buono pasto deciso dal Comune, che entra in vigore con l’inizio del nuovo anno scolastico. Nella lettera depositata in Comune, i rappresentanti del Consiglio d’Istituto esprimono «forte disappunto per l’aumento delle tariffe del servizio mensa scolastica» precisando che «la recente delibera ha comportato un significativo incremento delle tariffe, l’abolizione degli scaglioni agevolati basati sull’Isee, la mancata partecipazione economica dell’amministrazione al servizio che storicamente copriva una parte dei costi. Si tratta di una scelta che colpisce in modo trasversale tutte le famiglie, sottolineano, ma che penalizza soprattutto quelle con più figli o in situazioni di maggiore fragilità economica, per le quali l’accesso a un pasto caldo a scuola rappresenta un diritto fondamentale».
Allegato alla lettera e alle 400 firme raccolte, c’è anche un prospetto dettagliato che mostra i rincari particolarmente gravosi che subiranno quest’anno le famiglie interessate: chi dichiara meno di 6.500 euro di reddito, passerà da un regime di gratuità a un costo complessivo di 320 euro. Chi ha un Isee superiore a 6.500 euro passerà dai 640 euro, sino all’anno scorso, a 913,60 euro. «Il diritto allo studio e al benessere dei nostri figli, si sottolinea nella lettera inviata al sindaco, non può e non deve essere oggetto di tagli o di scelte unilaterali. L’amministrazione comunale deve rivedere le priorità e riconsiderare con urgenza le misure adottate, ristabilendo criteri di equità».
I genitori lamentano anche «altri tagli che gravano sul mondo scolastico, ovvero sui nostri studenti. I piani per il diritto allo studio hanno subito una grave riduzione, dagli 1,3 milioni del 2023-2024 ai 559.570,18 del 2024-2025. Il ‘grido di aiuto’ lanciato dall’amministrazione comunale alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per fronteggiare i tagli subiti di circa 100 mila euro non può essere la giustificazione per l’aumento dei servizi scolastici e per la riduzione della metà delle somme messe a disposizione dell’Istituto Comprensivo di Marmirolo con il Piano di diritto allo studio».








































