Navigazione sul Po, dalla Regione sono in arrivo 2,1mln di euro

MANTOVA Ben 2,1 milioni di euro (contro 1.8milioni dello scorso anno) stanziati per la gestione della navigazione sul fiume Po e sulle idrovie ad esso collegate: questo quanto previsto dalla delibera approvata ieri dalla giunta regionale. Un provvedimento, questo, che andrà a beneficio di tutti i territori bagnati dal Grande Fiume.
«La collaborazione con Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte prosegue con buoni risultati. L’impegno è di valorizzare il patrimonio comune rappresentato dal fiume Po e dalle idrovie collegate, attraverso un’intesa in cui ognuno continui a fare la propria parte», con queste parole l’assessore di Regione Lombardia ad infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi ha ieri annunciato lo stanziamento di ben 2,1milioni di euro destinati alla gestione della navigazione sul fiume Po e sulle idrovie collegate.
Un finanziamento, quello cui è rivolto l’impegno del Pirellone, previsto dalla delibera approvata nella giornata di ieri dalla giunta regionale, proprio su proposta dell’assessore Claudia Maria Terzi.
Un documento, quello che ha trovato l’approvazione della giunta regionale, che dispone l’aggiornamento della convenzione che regola i rapporti tra le quattro Regioni padane (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte) per quanto riguarda, nello specifico, l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di navigazione interna sul Po e delle idrovie ad esso collegate.
Un aiuto, quello messo in campo dal Pirellone, che si prefigge anche un passo in più rispetto a quanto già visto in passato: «Quest’anno – ha spiegato a tale proposito l’assessore Terzi – il contributo della Regione Lombardia per il mantenimento della funzionalità del sistema idroviario padano ammonta a 2,1milioni, in aumento rispetto all’1,8milioni dello scorso anno. Migliorare le condizioni di navigabilità del Po – ha, infatti precisato in conclusione del suo discorso – significa aumentare l’efficienza del sistema, la sicurezza della navigazione e creare nuove opportunità di sviluppo anche dal punto di vista turistico».