No a rimedi “fai da te” ma anche un no alle nutrie: la Lega di Suzzara porta la questione in consiglio

SUZZARA  – Dopo gli avvenimenti sconcertanti che hanno visto protagonista, suo malgrado, l’Oasi Busatello tra Ostiglia e Gazzo Veronese, con la strage di fauna selvatica, la Lega di Suzzara porta in consiglio comunale un’interrogazione in merito al piano provinciale di contenimento ed eradicazione delle nutrie.
Cosa centrano le due cose? A quanto si è appreso, l’obiettivo del mais avvelenato sparso da parte di un cittadino mantovano nell’area, aveva proprio come obiettivo l’abbattimento dei suddetti roditori; peccato che le cose siano andate diversamente, con una spirale di morte che ho coinvolto centinaia di esemplari di varie specie. Al di là della vicenda, è evidente che un “problema nutrie” esista e che la convivenza tra l’uomo e questi animali non sia sempre semplice ed idilliaca.
«Senza l’attenta applicazione del piano provinciale di contenimento delle nutrie, queste possono rappresentare un problema ambientale ma anche strutturale, si pensi ai cedimenti delle banchine stradali e degli argini dei fiumi. Ad ottobre abbiamo evidenziato in consiglio comunale i dati resi pubblici da Confagricoltura riguardo all’attuazione del piano: Suzzara staziona negli ultimi posti della classifica in fatto di catture» commentano in coro i consiglieri Andrea Zanini e Marzia Anghi. Da qui l’interrogazione in vista del prossimo consiglio, in cui il Carroccio chiederà conto all’amministrazione dell’attuazione e dei tempi previsti per garantire la piena adesione al piano provinciale in questione (dalla formazione dell’elenco degli operatori e dei capi squadra, all’acquisto delle gabbie per la cattura di questi animali) e a che punto sia il coordinamento con la Provincia per l’organizzazione di incontri con la cittadinanza e con le associazioni di categoria sul tema delle nutrie e delle azioni da mettere in campo.