Pirossina, Agire chiede lumi a sindaco e giunta

CASTIGLIONE All’indomani della notizia di come l’amministrazione comunale abbia iniziato l’iter per l’esproprio dell’ex cava Pirossina, il gruppo di minoranza consiliare Agire chiede lumi e chiede di avviare il processo di realizzazione del distretto agroalimentare. «Dopo numerose nostre richieste – afferma il consigliere  Nicola Ferrari -, al terzo anno di amministrazione riceviamo con gioia un atto concreto sulla questione Pirossina. Ma l’unica garanzia di tutela è che l’area venga confermata come escludente nel piano regionale rifiuti. Certi che la vicinanza politica della giunta castiglionese a quella lombarda consentirà, se vi è la volontà, un dialogo privilegiato, chiediamo all’amministrazione di insistere con le trattative già avviate in Regione per rafforzare la condizione escludente dell’ex cava.
«Chiediamo anche quale sarà la strategia del Comune nel caso in cui venisse valutato che l’area feste non sia di pubblica utilità. In questo caso – prosegue Ferrari -, alla luce delle spese previste, ci aspettiamo che in consiglio vengano fornite precise indicazioni e che il sindaco non si produca in affermazioni che poi vengono smentite dai fatti. Parole come quelle già sentite per la vendita del Cardone, dato per venduto già a dicembre 2017, quando ad oggi non si intravede data certa. Parole che escludevano anche la fase di esproprio per realizzare l’area feste alla Pirssona, ma che ora diventa necessaria. Parole come quelle che sindaco e vice hanno utilizzato per rassicurare i cittadini sull’inesistenza della volontà della Regione di trasformare l’area in una discarica. Ma allora, se non esiste tale volontà, perché far spendere 3 milioni 700mila euro ai cittadini? L’amministrazione non ripone abbastanza fiducia dalla politica regionale?
«Chiediamo con forza che si prenda fortemente in considerazione la nostra proposta di realizzare a Castiglione un distretto agroalimentare. Una proposta che allunga la prospettiva per il territorio, votata all’unanimità ma troppo superficialmente abbandonata dall’amministrazione».  (gb)