Porto Mantovano, lavori in dirittura d’arrivo per la Sala Polivalente

polivalente porto

PORTO MANTOVANO Le impalcature sono sparite e con esse anche i cumuli di materiale edile e di scarto che per lunghi mesi hanno fatto da contorno alla nuova sala polivalente che stava sorgendo – anzi, ormai è sorta – a Bancole a fianco al Drasso Park e all’omonima scuola materna. Nel corso delle ultime settimane infatti i lavori, che all’inizio dell’autunno sembravano più o meno fermi in una situazione di stallo, hanno visto una importante accelerazione e, a quanto pare, dovrebbero concludersi nel giro di un paio di mesi.
La situazione della nuova polivalente è insomma cambiata radicalmente rispetto ad alcune settimane fa. Se all’inizio dell’autunno la struttura era ancora in piena fase di realizzazione, con impalcature ponteggi e un vero e proprio cantiere a tutti gli effetti in pieno svolgimento, ora i lavori esterni sono conclusi. Il cantiere è stato smantellato e tutto il materiale che è stato usato dall’impresa (o che è risultato come scarto dei lavori) è stato rimosso ormai da qualche tempo.
All’esterno la struttura è completa: intonaco, cappotto, coloritura, tutte le porte e, di sera, è accesa anche l’illuminazione in corrispondenza di ogni ingresso. A vederla dall’esterno la nuova sala polivalente si potrebbe quindi pensare completa e funzionante – anche se ad esempio manca ancora l’erba o qualche essenza arborea lungo tutto il perimetro, al momento ancora costituito solo da terra incolta.
Ciò che manca, pare di capire, è il completamento dei lavori interni di allestimento della struttura. A questo punto però la situazione dovrebbe procedere in modo abbastanza spedito e nel giro di un paio di mesi tutto l’intervento voluto e realizzato dal Comune, dovrebbe essere completo. In pratica entro la primavera i lavori dovrebbero finire.
Una conclusione che, in ogni caso, arriva un po’ in ritardo: di certo Covid, lockdown e problemi tecnico-logistici delle imprese non hanno aiutato, ma i lavori si stanno concludendo con oltre un anno e mezzo di ritardo. Cominciati a dicembre 2018, vedranno la fine a 2021 inoltrato quando il termine era previsto per agosto 2019.