ROVERBELLA Una cinquantina sono stati i fedeli mantovani (in foto) che mercoledì pomeriggio a Seveso (Mb) hanno presenziato alle cerimonie in ricordo del ventunesimo anniversario della scomparsa di Fratel Ettore Boschini.
Il tutto si è svolto nella sede di “Casa Betania”, centro di accoglienza tra i tanti creati dal noto religioso dell’ordine dei Carmelitani e ove è stata predisposta la sua “dimora” al termine del significativo cammino spirituale, umano e sociale da lui compiuto a livello terreno.
A tal proposito prima di partecipare alla celebrazione della Santa Messa, officiata da un gruppo di parroci guidati dal vicario episcopale don Giuseppe Como, la delegazione guidata dalla nipote Chiara Marazzoli, da sempre promotrice della partecipazione alla cerimonia, si è soffermata a pregare sulla sua tomba.
Fratel Ettore Boschini, nativo di Malavicina, nella sua opera spirituale ha dato vita a varie realtà sparse in Lombardia ed in altre regioni che si sono occupate di recuperare persone che hanno vissuto esperienze in taluni casi drammatiche e forvianti della loro dignità di persona.
Esperienze che li hanno portati a vivere una solitudine interiore che impediva di trovare la forza per reagire alle avversità incontrate.
Il paziente lavoro compiuto da Fratel Ettore ha consentito a molte persone di ritrovare la strada perduta e l’entusiasmo per affrontare la seconda possibilità costruita nel tempo insieme a lui.
Nel corso della cerimonia è stato ribadito da tutti i presenti quanto sia stata fondamentale l’opera compiuta da Fratel Ettore ed anche per questo in terra mantovana ha lasciato un segno indelebile.






































