Sulla raccolta rifiuti a Polesine non si placa la polemica Comune- Pd

Il municipio di Pegognaga

PEGOGNAGA  – Sulla questione dei cassoni per la raccolta del verde a Polesine non si placa la polemica tra l’amministrazione e il Pd di Pegognaga. Dopo che il segretario laurenziano dei dem  Marco Carra aveva annunciato che la raccolta firme promossa dai cittadini di Polesine aveva ottenuto 212 adesioni invitando l’amministrazione a soprassedere ed, eventualmente e quando la situazione sanitaria lo consentirà, ad avviare un confronto con i cittadini, è arrivata l’immediata risposta del sindaco: «Criticare le nostre scelte è legittimo, ci mancherebbe – spiega Matteo Zilocchi – Ma vorrei ricordare che le firme non sono state raccolte dai cittadini di Polesine, ma come si evince dal protocollo da una militante del PD abitante di Polesine; che tra le 212 firme ci sono diverse persone che non risiedono nella frazione, ma oltre che a Pegognaga anche in altri comuni (tra cui Gonzaga, Suzzara e Reggiolo); che le firme non sono autenticate da un documento d’identità. Mi auguro inoltre – prosegue il sindaco – che non sia stata fatta una raccolta firme casa per casa perché, oltre ad essere gravissimo visto il periodo, anche Polesine non è esente dal contagio».
Oltre a queste obiezioni, Matteo Zilocchi ne solleva anche una ulteriore, e contestualmente rivolge una frecciata finale agli esponenti del Partito Democratico di Pegognaga: «La scorsa estate – conclude il primo cittadino laurenziano – gli stessi proponenti di questa “raccolta firme” avevano proposto una soluzione simile a quella oggi adottata dall’Amministrazione».