Torre d’Angolo a Gonzaga: col rialzo dei costi i lavori salgono a oltre 1 mln di euro

GONZAGA – Procede a rilento l’iter burocratico e organizzativo che interessa l’opera di restauro della torre d’Angolo di piazza Castello a Gonzaga: dopo la gara di assegnazione, andata persa a inizio estate, gli organi comunali hanno provveduto a revisionare gli oneri economici, riscontrando un importo complessivo di oltre 1 milione di euro. «Con il recente aumento dei costi – spiega il sindaco di Gonzaga, Elisabetta Galeotti – è stato nuovamente rideterminato l’importo dei lavori che dovranno essere attuati all’interno dell’edificio. Il progetto di recupero era già pronto da tempo ed è uscita peraltro una gara – andata purtroppo a vuoto – al fine di appaltare l’intervento post-sisma. Con il rialzo dei costi, si è resa però necessaria la revisione degli oneri e la sostituzione delle recenti cifre con un nuovo dato economico: da circa 900mila euro siamo approdati a oltre 1 milione di euro». Ad oggi pertanto gli organi comunali attendono di aprire nuovamente la gara di appalto utile all’assegnazione dei lavori: «Al momento la Cuc, la centrale unica di committenza – stazione appaltante che gestisce le gare d’appalto per conto delle pubbliche amministrazioni – dovrebbe indire la gara al fine di assegnare i lavori, – continua il primo cittadino – ciò richiederà naturalmente i tempi tecnici della Cuc, visto che all’appello sono presenti tante altre gare. Probabilmente, prima dell’apertura, passerà qualche mese». Come accaduto per altri immobili situati sul territorio comunale, i lavori di riqualificazione della torre d’Angolo saranno interamente finanziati da struttura commissariale Sisma: «Stando alle nuove norme, gli aumenti dell’opera rientrano nel 20% – percentuale che se superata avrebbe rischiato di mettere in crisi la completa opera di ricostruzione poiché mancante dei finanziamenti – quindi si potrà procedere con l’erogazione dei fondi e successivamente con i lavori». Occorrerà pertanto, in base a quanto detto dal primo cittadino, attendere i prossimi mesi per assistere alla riapertura di una seconda gara d’appalto, sperando in questa nuova occasione, di trovare l’impresa e dare inizio alle operazioni di riqualificazione. Dopo gli eventi sismici del 2012, l’edificio è stato messo in sicurezza e tuttora risulta protetto dalla rete di tiranti.