Troppo alunni nella scuola di Gazzuolo, ma la doppia sezione non è assicurata

GAZZUOLO – Classe troppo numerosa e la scuola primaria di Gazzuolo deve fare i conti con un problema non solo logistico ma anche, e soprattutto di personale, tanto che il Comune promette di andare fino in fondo alla questione dicendosi pronto a fare, se necessario, ricorso al Tar.
Sarebbero 31 gli alunni (di cui uno con certificazione) che andrebbero a comporre la nuova classe prima della scuola primaria di Gazzuolo: un numero, però troppo elevato per le possibilità della scuola.
Due, infatti, i problemi che comporterebbe il dover formare una sezione così numerosa: uno legato alla presenza dei docenti ed uno logistico – ovvero reperire un’aula abbastanza grande da contenere tutti i bambini. Problema, quest’ultimo, che diventa ancora più rilevante alla luce del perdurare della pandemia ed delle inevitabili misure anti-contagio che implicano il distanziamento tra i banchi.
Una situazione cui si trova a dover far fronte anche la vicina Sabbioneta dove si è registrato un elevato numero di nuovi iscritti alla scuola secondaria di primo grado (le ex scuole medie) che anche in quel caso conterebbe una trentina di studenti: un numero che non piace, però ai genitori che già hanno fatto sentire la loro voce in merito.
Quanto a Gazzuolo, il Comune promette la massima attenzione sul tema: «ho già incontrato il provveditore – spiega il sindaco Loris Contesini -. Si sta aspettando l’organico di fatto nella speranza di poter aggiungere una sezione. Una sezione così numerosa implica problemi di spazio, soprattutto in tempi di pandemia, ma anche di socializzazione». Le altre sezioni della primaria, infatti, contano circa una ventina di alunni: un numero ben inferiore rispetto a quello preventivato per la futura classe prima.
Per ora, come spiegato da Contesini, non resta che aspettare una risposta dal provveditorato che dovrebbe arrivare intorno a metà luglio. «Il provveditore ci ha garantito che, se ci saranno le risorse, si faranno due sezioni. Se sarà necessario noi siamo pronti anche a fare ricorso al Tar».