Un anno senza Yana. Cerimonia per non dimenticare lei e le altre vittime di femminicidio

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE  Era il 20 gennaio dello scorso anno quando si persero le tracce della giovane Yana Malaiko. Ieri era giusto un anno da quando della giovane di origine ucraina scomparve dai radar e ne iniziarono le ricerche che, come noto, si conclusero solamente dieci giorni dopo con il ritrovamento di Yana ormai senza vita lungo uno sterrato sul confine tra Castiglione e Lonato. E proprio ieri, in ricordo del dramma accaduto un anno fa nel grattacielo di piazzale Resistenza, si è svolta una breve ma sentita cerimonia per ricordare la giovane, uccisa a 23 anni. Proprio nel punto in cui Yana fu trovata, ieri sono arrivati l’avvocato Angelo Lino Murtas, legale della famiglia della 23enne, il criminologo Gianni Spoletti e Francesco Porrello, amico della famiglia di Yana e presente dell’associazione “Yana – You are not alone”, nata proprio in seguito al femminicidio della giovane. Oltre che nel luogo dove Yana venne ritrovata, un gruppo di persone nella giornata di ieri ha fatto tappa anche alla panchina rossa che è stata installata proprio in piazzale Resistenza lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Una breve commemorazione si è tenuta anche a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, dove la 23enne aveva vissuto prima di arrivare a Castiglione, dove vivono i nonni e dove è stata tumulata. Per la morte di Yana dal 20 gennaio è in carcere a Mantova Dumitru Stratan, il suo ex fidanzato. È accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Il processo inizierà l’11 aprile.