Ampie schiarite e temperature quasi primaverili segneranno l’inizio dell’ultima settimana di novembre

MANTOVA 

L’ultima perturbazione, molto più attiva sull’Italia nordoccidentale, è il frutto di un vero ciclone mediterraneo che ha generato ieri una bufera di scirocco su tutta la Penisola. In questi casi Mantova non riceve quasi mai precipitazioni abbondanti per l’orientamento dei venti da nordest: tra ieri e sabato sulla città abbiamo totalizzato a malapena una decina di millimetri di pioggia, un quantitativo imparagonabile ai 100 del Piemonte meridionale o ai 200 di Genova. Notevole per il periodo anche la temperatura massima, superiore ai 16 gradi.

Pur tuttavia stiamo per lasciarci alle spalle il mese di novembre in assoluto più piovoso dalla fine del ‘700. Sulla città sono caduti poco più di 180 millimetri di pioggia, un dato che ha largamente superato i 171 del 1948. Il dato è per altro più che doppio rispetto agli 85 millimetri della media di novembre. Ancora più massicce sono state le piogge in altre zone dell’ovest della Lombardia dove la pioggia caduta supera i 250 millimetri. E soprattutto è un dato parziale. parziale. Non è infatti finita, come vedremo.

Oggi avremo come annunciato un inizio di settimana dal clima primaverile: cielo per lo più sereno e temperature massime sui 16/17 gradi caratterizzeranno la giornata migliore dei prossimi sette giorni. Giornata variabile ma senza pioggia, invece, quella di domani, con leggero calo termico. Mercoledì tornerà invece un po’ di pioggia, specie nel pomeriggio, ma con termometro che rimarrà oltre le medie. Giovedì e venerdì, infine il cielo sarà meno nuvoloso se non soleggiato pur con il rischio delle prime nebbie importanti della stagione.

I dati impressionanti sulla pioggia caduta sono il frutto di numerosissime perturbazioni che dalla fine di ottobre si susseguono sulla penisola praticamente senza sosta, frutto della totale mancanza dell’alta pressione e di un flusso perturbato che invia di continuo aria fredda nel Mediterraneo centrale, attivando depressioni a carattere sciroccale. Ne pagano le spese i fiumi come nel caso del Po, la cui nuova onda di piena arriverà domani nel mantovano.

Se novembre se ne andrà senza palesare alcun cambiamento significativo sul fronte delle temperature (risultando quindi tra i dieci più miti degli ultimi cent’anni), potremmo trovarci davanti ad un inizio di dicembre contrassegnato da un sensibile calo termico in grado di traghettare rapidamente la stagione verso l’inverno.

La maggioranza dei modelli previsionali propende infatti per un inizio di dicembre contraddistinto da una robusta irruzione d’aria artica se non continentale in grado di portare tutta la Penisola in pieno inverno. A partire dal prossimo fine settimana l’anticiclone delle Azzorre potrebbe ergersi verso l’Islanda bloccando e le correnti atlantiche che tanto maltempo hanno generato. Non assisteremmo solo ad un cambiamento della circolazione ma anche all’arrivo di correnti molto più fredde in grado di far precipitare le temperature di almeno dieci gradi in un paio di giorni.

Alessandro Azzoni