Ancora tanto sole e caldo piuttosto afoso almeno fino a sabato prossimo.

MANTOVA  La previsione di una settimana pienamente estiva è garantita dalla rimonta sull’Europa centromeridionale dell’anticiclone delle Azzorre che dalla fine della settimana godrà anche di un parziale contributo africano. I modelli matematici sono tuttavia abbastanza concordi nel rimandare il cambiamento almeno alla metà della prossima settimana: fino ad allora il dominio dell’anticiclone sarà sostanzialmente assoluto, pur con qualche parziale cedimento solo sulle Alpi centrali, dove potrebbe scapparci qualche breve acquazzone pomeridiano.

Il rinforzo dell’alta pressione – unito alla massima inclinazione dei raggi solari a alla forte compressione dell’aria – contribuirà a mantenere le temperature dell’area padana su valori elevati, anche se non record. Oggi e domani il caldo sarà quindi nella norma e con un tasso di umidità più basso; nel pomeriggio il termometro salirà fino a 31/32 gradi. Qualche annuvolamento sarà possibile nelle ore pomeridiane, specie sui rilievi. Da mercoledì in poi, fine settimana compreso, raggiungeremo temperature un po’ più elevate, comprese fra 33 e 34 gradi grazie al nuovo arrivo di correnti africane sull’Italia. Valori elevati, quindi, ma non record come quelli toccati nella terza decade del giugno di due anni fa, quando nel mantovano vennero raggiunti picchi assoluti fra 36 e 37 gradi, quasi come nello storico giugno 2003, il più caldo degli ultimi cent’anni.

Da notare che anche nel 2016, nel 2014 e soprattutto nel 2013 erano state raggiunte durante il mese temperature prossime ai 36 gradi, un valore che prima del 2000 era stato sfiorato solo nel giugno del 1965.

L’arrivo dell’anticiclone delle Azzorre gioverà soprattutto alle ragioni meridionali che da oggi e per qualche giorno vedranno una netta parziale attenuazione delle temperature; si allontanerà infatti il vortice di bassa pressione che dall’inizio del mese ha influenzato negativamente il clima dell’Europa occidentale richiamando correnti nordafricane sull’Italia. Con il suo spostamento il flusso rovente sul centro sud dell’Italia si attenuerà. L’arrivo dell’alta pressione delle Azzorre non cambierà invece più di tanto il clima del nord Italia. Anzi, come annunciato dal prossime fine settimana qui farà anche più caldo.

L’attuale giugno si sta comunque dimostrando notevolmente caldo; stante l’attuale situazione c’è anzi il rischio che possa trasformarsi in uno dei cinque mesi di giugno più caldi degli ultimi cent’anni. Attualmente sono già 13 su 16 le giornate con massime pari o superiori ai 30 gradi. Ma il rischio di arrivare a 26 come nel giugno del 2003 è molto elevato.

Anche la quantità di pioggia caduta durante il mese (dopo un maggio notevolmente più piovoso del solito) rispecchia la piega fortemente anticiclonica e stabile che il mese ha preso. Sull’alto mantovano sono caduti al massimo una decina di millimetri (la media mensile è di 90) ma mezza provincia è ancora a secco. E di sicuro, per almeno un’altra settimana sarà difficile contare sulle piogge. Ci avviamo insomma verso un giugno notevolmente secco.

Alessandro Azzoni