Fine settimana soleggiato ma farà più freddo: gelate notturne anche estese

MANTOVA Torna il freddo, quello vero. Dopo la sfuriata subtropicale di Capodanno l’inverno si è ripreso in buona parte la scena, soprattutto in montagna. E così sarà anche nei prossimi giorni grazie all’arrivo di una serie di impulsi freddi di origine artica e via via sempre più continentale. In realtà sull’Italia settentrionale il tempo cambierà di poco. L’aria fredda nordorientale prevista soprattutto nei primi giorni della prossima settimana colpirà essenzialmente le regioni peninsulari adriatiche, dove fra lunedì e martedì sono previste nevicate a bassa quota se non in riva al mare. A nord del Po le precipitazioni saranno comunque assenti.
Sul nord Italia il cielo del fine settimana rimarrà essenzialmente sereno o poco nuvoloso, con qualche nube in più nella giornata di domenica. Farà in ogni caso più freddo. Già stamattina il termometro è sceso quasi ovunque al di sotto dello zero e durante il giorno si supereranno di poco i 5 gradi nonostante il sole sempre presente. L’aria più secca in arrivo da nordest avrà in ogni caso il merito di dissipare la foschia e di migliorare nettamente la qualità dell’aria. Farà freddo soprattutto in montagna, dove il termometro supererà di poco lo zero anche durante il giorno.
Anche domani il cielo rimarrà soleggiato, pur gelate estese nella notte e nel primo mattino e minime fino a -4° in aperta campagna. Un leggero recupero della temperatura è atteso durante il giorno grazie alla permanenza del sole. Più nuvole sono attese invece domenica, specie nel pomeriggio: irromperà infatti un’altra irruzione artica un po’ più forte di quella che ci ha interessati ieri. Come anticipato, anche questa dovrebbe interessare essenzialmente le regioni adriatiche, ma se dovesse alzarsi di latitudine potrebbe creare i presupposti per un certo maltempo anche al nord. Oltre a ciò, i modelli previsionali accennano da giorni al rischio di ondate di gelo continentale più organizzate a partire dalla prossima settimana.
Negli ultimi vent’anni, con la scola eccezione del 2017, la prima metà di gennaio a Mantova non è mai stata eccessivamente gelida. Nel ’17 la temperatura era scesa fino a -9° in campagna e sui -6° in città, seguiti da 4/5 centimetri di neve. Fu il gennaio più freddo da quello del 2001. Anche l’anno scorso la prima metà di gennaio fu piuttosto fredda e con minime tra -7° e -8°. Nel gennaio 2019 ci fu molta nebbia con frequenti brinate ma anche molto sole e con temperature massime che in diversi giorni sono salite anche oltre i 10 gradi. Nettamente più caldo se non eccezionale era stato l’esordio del 2018. Dopo l’Epifania venti di scirocco molto tesi produssero un’ondata di temperature primaverili comprese in un paio di giorni fra i 12 e i 16 gradi. Mai la prima parte di gennaio era stata tanto calda.
Ad oggi, il gennaio più freddo dell’ultimo trentennio rimane quello del 2002 con una minima di -10°, mentre per trovare più nevicata oltre i 10 centimetri di spessore in città in questo mese occorre risalire all’anno 2000.
Alessandro Azzoni