Fine settimana di primavera. Domenica più fresca e con qualche nube

MANTOVA Nemmeno il fine settimana produrrà il tanto auspicato ritorno delle piogge. Anzi, domani sarà primavera, tra sole pieno e temperature massime fra 18 e 19 gradi. Qualche speranza di pioggia c’è per martedì, ma siamo pur sempre nell’ordine di qualche millimetro, quando ne servirebbero parecchie decine ogni venti e o trenta giorni, più o meno cento al mese fino a giugno. I modelli previsionali sono al momento di tutt’altro parere. Sta arrivando fra l’altro la prima incursione dell’anno dell’anticiclone africano; non ingloberà l’Italia ma manterrà una posizione tale da agevolare la discesa in Valpadana di tiepidi venti di foehn. Oggi l’anticiclone subtropicale si limiterà a portare le temperature sui 17° con cielo per lo più nuvoloso in mattinata ma più soleggiato nel pomeriggio. Attenzione alle raffiche di vento: dalle 14 in poi potranno superare i 50’ chilometri orari. Cielo quasi sempre sereno è in vista domani, quando il termometro potrà azzardare il superamento dell’asticella dei 20 gradi nelle zone di pianura del Piemonte e della Lombardia, grazie soprattutto alla compressione dei venti di caduta dalle Alpi, sebbene meno violenti. Anche domenica prevarrà il sole, ma le temperature saranno nettamente più basse, non superiori ai 14/15°. Un parziale cambiamento più marcato potrebbe manifestarsi martedì grazie all’ingresso di un fronte perturbato di provenienza atlantica. Sulla regione padana potrà produrre al massimo qualche millimetro di pioggia, qualcosa di molto diverso dagli oltre 500 che mancano all’appello. Almeno fino a 20 di marzo la configurazione meteo attesa sarà in ogni caso nettamente contraria alla genesi di quelle precipitazioni di cui tanto abbiamo bisogno. Settimana dopo settimana, anche nel 2023 si è andato evidenziando un nuovo deficit pluviometrico che al momento già supera il 30%, destinato tuttavia ad aggravarsi. Oltre alla mancanza di pioggia, a fare notizia nei prossimi giorni sarà soprattutto l’aumento delle temperature. Dall’inizio del secolo il marzo complessivamente più freddo è stato quello del 2013. A Mantova la temperatura media mensile fu di 7,7 gradi, un dato molto diverso rispetto ai 12,5° del marzo 2012, quando il termometro superò i 25° per quattro giorni di fila fino a toccare i 26 gradi, ad un soffio dal record mensile assoluto, ovvero quegli incredibili 27 gradi del 2 marzo 2008. Il tepore dei prossimi giorni accelererà quasi certamente la fioritura degli alberi da frutto (ciliege e pesche soprattutto), quest’anno in anticipo di un paio di settimane. Il rischio, sempre presente fino alla metà di aprile, è che nelle prossime settimane il nord Italia possa essere raggiunto da correnti fredde di provenienza artica o continentale tali da produrre danni pesanti sulle colture. Ancora vivi, a tal proposito, i ricordi della tremenda gelata dell’8 aprile 2021 con temperature minime scese nel mantovano fino a -6°. Si contarono danni per decine di milioni come mai era accaduto negli ultimi trent’anni almeno.