Basket serie A2 m – Cortese: “Staff, con Trapani in casa non puoi sbagliare”

Cortese

MANTOVA La vittoria sul campo della capolista Tortona riporta il sereno in casa Staff dopo tre sconfitte consecutive. Due punti arrivati dopo una bella partita, anche se con un finale sofferto, e portati a casa con orgoglio in vista della sfida con Trapani di domani a mezzogiorno alla GP Arena. Uno dei giocatori più esperti di coach Di Carlo, Riccardo Cortese, parla di Tortona e del futuro: «Facendo un passo indietro, a Trapani avevamo avuto buone sensazioni di squadra e, dopo la batosta con Torino, sembrava che avessimo preso la strada giusta. A Tortona serviva una super partita a livello di percentuali nel tiro e così è stato, con protagonisti differenti. Essere a più 17, in casa della prima della classe, non voleva dire che non ci avrebbero provato fino alla fine. Siamo andati in difficoltà sul loro pressing a tutto campo perdendo palle banali. Abbiamo giocato per lunghi tratti reggendo in attacco e difesa con tante rotazioni e trovando canestri difficili. Il trend a un certo punto è girato a favore loro; a noi è mancata fluidità in attacco e ho anche sbagliato due tiri. I liberi alla fine ci hanno portato alla vittoria, costruita in un ottimo terzo quarto e con il contributo di tutti. Menzione speciale a Veideman per la gara di spessore che ha fatto mettendo in ritmo i compagni. E a Maspero e Infante, i migliori secondo me. Adesso serve dare continuità ai risultati. Veideman? Si è inserito bene, ma serve più… sviluppina da tutti perché il campionato non ci aspetta». La rivincita con Trapani incombe. «La classifica è fluida. Con un paio di vittorie sei in zona play off e con due sconfitte rischi i play out. Non sappiamo cosa faranno nella seconda fase e con Trapani non dobbiamo sbagliare, segnando di più della partita in Sicilia e cercando di limitare Corbett. Sarà una partita giocata sui nervi, ma più fondamentale per noi. Se ci saranno i play off a 12, tutte le squadre potranno essere coinvolte togliendo le retrocessioni. Questo è un campionato che rimarrà nella storia per tante variabili, senza il fattore campo, tante partite rinviate e senza sapere se giocherai la domenica. Senza i tifosi è terribile: gli stessi giocatori sono diversi con o senza il pubblico. Mi auguro che i supporter ci rimangano vicini, anche se ci seguono da casa. Devono credere in un gruppo di persone che sono molto unite, ma con caratteri diversi e non facili da incastrare tutti in un puzzle. Ci stiamo provando a farlo anche in campo».
Sergio Martini