Oggi molte nubi e qualche debole pioggia, da domani ampie schiarite

MANTOVA Un debole sistema perturbato riporterà oggi qualche pioggia anche nel mantovano. Non sarà un evento piovoso vero e proprio; una depressione in transito da ovest verso est sarà infatti ostacolata però da un cuneo anticiclonico di matrice africana che non permetterà precipitazioni abbondanti sull’area padana centro-orientale. In più l’arrivo di aria più fresca e secca da nordest costringerà la depressione verso il basso Tirreno. Sarà quindi troppo lontana per garantire un recupero significativo dell’acqua che manca all’appello.
Il peggioramento produrrà quindi un certo maltempo solo in Liguria, Piemonte e Lombardia occidentale, ma risulterà poco significativo in quella orientale.
Qualche goccia di pioggia è in realtà benvenuta perché su Mantova non piove in misura abbondante dal 5 marzo: da allora nemmeno 5 millimetri di accumulo.
Per quanto blanda, nella nostra provincia la perturbazione riuscirà comunque a produrre nubi compatte e piogge deboli e a carattere intermittente già dalla mattinata (previsti al massimo 5 millimetri di pioggia). Le piogge saranno più probabili nell’area occidentale e a sud del Garda, meno verso est.
La copertura nuvolosa darà vita ad un calo piuttosto sensibile delle temperature che dai 24 gradi di ieri pomeriggio scenderanno oggi sui 17/18° unitamente ad una certa ventilazione orientale, più sostenuta nella seconda metà della giornata. Già dal pomeriggio si farà largo un certo miglioramento con la comparsa di qualche schiarita. Domani il tempo migliorerà nettamente anche se nelle ore centrali della giornata compariranno nubi diffuse, indotte anche dal contrasto fra il riscaldamento del suolo e le alte quote. Temperature stabili o in leggero aumento nelle massime, leggermente al di sotto dei 20 gradi.
Da mercoledì tornerà infine l’alta pressione per rimanere sull’Italia settentrionale almeno fino a sabato. Il cielo tornerà quindi sereno o poco nuvoloso. Il maggiore soleggiamento garantirà un nuovo aumento termico, specie da venerdì, quando il termometro raggiungerà di nuovo i 23/24 gradi. A seguire, i modelli previsionali non delineano ancora una volta scenari piovosi sull’Italia. Servirebbe l’inserimento di saccature atlantiche nel Mediterraneo. Un’ipotesi, questa, non contemplata dai modelli europei. Molto più probabile, quindi, che l’attuale mese di aprile possa far compagnia ai più aridi degli ultimi cinquant’anni almeno.

Alessandro Azzoni