La crisi di mezza età dei podcast

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Il mondo dei podcast è uscito dalla pandemia con numeri da record, liberandosi finalmente dell’etichetta di fenomeno di nicchia. Questi trasmissioni audio online seriali, caratterizzate da uno stile fluido e una forte tematizzazione, hanno cambiato le abitudini di ascolto di milioni di persone nell’ultimo decennio. Crimini irrisolti, arte, viaggi, politica, amore, storia medioevale: qualunque sia la vostra passione, molto probabilmente troverete on-line un podcast ad essa dedicato con tante puntate da ascoltare.

Sembra però profilarsi all’orizzonte una crisi di mezza età per questo strumento: sempre meno persone creano nuove serie, i network hanno difficoltà a recuperare gli investimenti e i podcaster di lunga data sono a caccia di modi per sostenere economicamente i loro programmi.
Come ha rilevato un report di Axios, il mercato pubblicitario dei podcast non è cresciuto così rapidamente come molti speravano: nel 2022 sono stati raccolti 1,5 miliardi di dollari, briciole rispetto ai quasi 70 miliardi di dollari spesi in pubblicità televisiva nello stesso anno. Inoltre anche le idee per nuovi programmi iniziano forse a scarseggiare: le statistiche di Listen Notes hanno mostrato un calo dell’80% dei nuovi podcast creati. A tutto questo si aggiunge anche il rapporto di dicembre di Insider Intelligence, che mostra come il numero di ascoltatori sia ancora in crescita ma di pochi punti percentuali: la percezione è che si sia arrivando alla “saturazione” del mercato.

A preoccupare gli investitori e i podcaster è poi anche il dato pubblicato da Edison, che mostra come negli scorsi mesi ci sia stato per la prima volta un calo nelle abitudini di ascolto mensili e settimanali negli Stati Uniti. Sicuramente, come molti altri fenomeni, passato il momento iniziale di novità, l’interesse del pubblico di “raffredda”: un calo di ascoltatori è fisiologico e non deve stupire più di tanto. Inoltre i numeri in discesa possono, in parte, essere attribuiti a una ripresa della società: la pandemia aveva dato ha dato a molte persone più tempo per ascoltare e, ora, questo tempo si è ridotto.

Come molti altri fenomeni legati alla rete, anche i podcast dovranno adesso trovare un nuovo equilibrio, probabilmente puntando su prodotti di qualità e un pubblico più selezionato e fedele. E se dovesse succedere questo, non sarebbe poi forse tanto male.