Dopo la Bigolada, a Castel d’Ario cancellato anche il Festival del Riso

CASTEL D’ARO – L’annus horribilis per feste e sagre non ha risparmiato nemmeno Castel d’Ario. Dopo la Bigolada e la Festa del Riso alla Pilota di maggio “salta” ufficialmente anche la tradizionale Fiera d’Agosto, manifestazione che da alcuni anni contempla al proprio interno anche il Festival del Riso. Ad annunciarlo, non senza dispiacere, è il presidente della Pro Loco  Paolo Soave . «In questi mesi complicati, dovuti allo scoppio della pandemia, la nostra associazione, fino adesso contraddistintasi per la variegata proposta di eventi sul territorio in ambito culturale, storico e gastronomico, nonché per la grande ospitalità riservata ai visitatori, deve a malincuore comunicare che anche il concorso dei risotti mantovani e veronesi non avrà seguito – riferisce Soave -. Coscienti del nostro ruolo in ambito territoriale, ci stiamo comunque adoperando per definire una serie di momenti diversi per la riscoperta del territorio insieme alle altre associazioni e all’amministrazione comunale». Frattanto, per restare in tema, la scorsa notte qualcuno ha pensato di manifestare il proprio dissenso verso la gestione “ondivaga” del Governo in merito alle disposizioni per le feste popolari e alle nuove limitazioni affiggendo un cartello, in seguito sparito, sulla parete del castello di Castel d’Ario. «Bel paese Castlàr, ma caro Conte deciditi: siamo o no in emergenza? Perché vogliamo fare le nostre feste. Capito?»: questo quanto scritto nel cartello, probabilmente attaccato nella notte tra lunedì e martedì. La cancellazione, dovuta all’emergenza Covid-19 di feste, sagre, fiere rappresenta sicuramente un problema economico per Pro Loco, comitati, associazioni sportive, parrocchie e per tutte le organizzazioni volontarie, che hanno accolto con perplessità la proroga dello stato d’emergenza da parte del Governo, sebbene non vi sia una reale emergenza in atto.

Matteo Vincenzi