Droga, risse e altro: un vicolo di 5 metri in centro la nostra piccola “Striscia di Gaza”

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MANTOVA La striscia di Gaza? In città è lunga al massimo 5 metri, ed è quel vicolo che collega via Accademia a piazza Broletto. Si chiama vicolo Camera di Commercio, ed è da tempo teatro di episodi di spaccio nonché consumo di sostanze stupefacenti, per non parlare di episodi violenti quali risse e rapine. Tutto in 5 metri lasciati completamente al buio. Il vicolo è infatti privo di illuminazione, offrendo in questo modo protezione a chi ci bazzica per un motivo o per l’altro. Nei mesi scorsi da più parti si erano levate richieste per riparare l’illuminazione pubblica e mettere di nuovo sotto i riflettori quei pochi metri. Resideenti, esercenti e anche epsonenti politici come ad esempio il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Pierluigi Baschieri, ma a quanto pare chi di dovere non si è ancora mosso. Così, un po’ come sta succedendo per Galleria ferri, c’è chi si è affidato alla vigilanza privata, come ad esempio i titolari del bar Lasagna, che già da diverso tempo hanno assunto un paio di addetti alla sicurezza che oltre a mantenere l’ordine nel locale e nel plateatico, danno anche un’occhiata, se serve, in quel vicolo che è proprio dietro l’angolo. E dietro l’angolo sui gradini dell’ex ristorante Ma Dai, passa un po’ di tutto: giovani spacciatori, e giovanissimi clienti: ragazzi e ragazze che spesso usano il vetro dei propri smartphone per sistemarci un paio di strisce di cocaina appena acquistata e sniffare. «La sera del concerto di Umberto Tozzi – racconta unol degli addetti alla sicurezza – c’è stata quella ragazza che ha dato in escandescenze fino a essere arrestata e che il giorno dopo è morta annegata dalle parti di Villafranca. Ma non non è stato l’unico episodio della serata. Mentre la Polizia locale portava via questa che scalciava e urlava di tutto, poco più in là, in via Giustiziati, un ragazzo brasiliano è stato preso a botte da un gruppo di 4-5 ragazzi, credo che fossero nordafricani. Siamo intervenuti per aiutarlo. Era tutto insanguinato. non ha voluto che chiamassimo i soccorsi né altro». È questo uno dei tanti piccoli episodi di violenza che restano sommersi, perché spesso chi vi rimane coinvolto non ha alcun interesse nello sporgere denuncia. Episodi che alla fine vengono rubricati come “liti per futili motivi”. Niente di preoccupante per l’ordine pubblico: non saranno certo quei cinque metri di vicolo a turbare il tranquillo tran tran el centro storico. Tranquillissimo.

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