Calcio – Anche gli arbitri si danno allo smart working

MANTOVA In questi giorni abbiamo esplorato un po’ tutti gli aspetti che l’emergenza Coronavirus ha stravolto nella quotidianità delle nostre società dilettantistiche. Anche gli arbitri sono parte fondamentale del movimento, e vivono, esattamente come i calciatori, con grande attesa e apprensione questi momenti. Fortunatamente la tecnologia permette agli associati di confrontarsi: l’attività tecnica e di aggiornamento prosegue a rilento, ma non si è mai interrotta. «Di fronte ad un’emergenza di questo tipo possiamo solo attendere tempi migliori – dice il presidente dell’Aia Mantovana  Alberto Mazzeo -, a febbraio era partito un corso con 17 ragazzi da formare, purtroppo abbiamo dovuto interromperlo. Stiamo studiando, anche sull’esempio di altre province, l’opportunità di poter proseguire le lezioni online. E’ un’idea nata da poche ore, vedremo come svilupparla. Sarebbe importante per accompagnare le nuove leve durante questo periodo, per poi poter concludere il corso quando sarà possibile».
Lo smart working da arbitro, invece, è già ampiamente utilizzato tra i ragazzi già in attività: «Abbiamo suggerito degli esercizi per tenersi in forma tra le mura casalinghe. Il settore tecnico dell’Aia, invece, ha già mandato dei videoquiz, così ognuno da casa può aggiornarsi sui casi tecnici delle ultime settimane. Recentemente mi sono riunito in videoconferenza con i delegati delle altre province e il presidente regionale Alessandro Pizzi per fare un po’ il punto della situazione. Analogamente nei prossimi giorni organizzeremo in videoconferenza il consiglio direttivo della sezione mantovana».