Calcio dilettanti – Campionati fermi, Marmirolo e Robur lavorano sugli impianti

MARMIROLO Anche a Marmirolo, come in tutta Italia, il calcio è fermo per la pandemia. E, come in altri comuni mantovani, visto lo stop del calcio giocato, si sta lavorando per potenziare le strutture per la futura ripartenza.
Nel bilancio di previsione 2021-2023, presentato lo scorso 30 dicembre, il Comune di Marmirolo ha inserito tra i punti le riqualificazioni degli impianti sportivi di via Rippa (dove attualmente gioca la Robur) e lo stadio Canuti di via Tazzoli (Fc Marmirolo). «Abbiamo già incaricato un architetto specializzato in questo tipo di strutture di elaborare un progetto – spiega l’assessore  Elena Betteghella – al fine di essere pronti ad usufruire di bandi dedicati, per quanto concerne via Tazzoli, dove gioca la squadra di Prima Categoria. Vedremo se sarà possibile costruire un sintetico sul campo centrale oppure su quello di allenamento. Inoltre interverremo anche sulla pista di atletica, ora in asfalto, per riqualificarla posando il materiale plastico apposito. Durante l’epidemia di Covid abbiamo visto che i ragazzi hanno avuto più bisogno di uscire di casa ed allenarsi all’aria aperta, e dunque avere una pista tutta nuova potrebbe essere senza dubbio un valore aggiunto. Diverso il discorso dell’impianto di via Rippa, dove siamo stati i primi esclusi da un bando a cui abbiamo già partecipato. Qualora ci fosse una rinuncia da chi ci precede o la Regione decidesse di rifinanziare ulteriormente il bando, come sembra possa accadere, troveremmo le risorse adeguate per il rifacimento del tendone e del fondo del campo da tennis, che passerebbe da terra battuta a sintetico (diventando polivalente, sfruttabile quindi per il calcetto). Inoltre, nel progetto già in essere, c’è la riqualificazione dell’impianto di illuminazione con nuove lampadine a minor consumo, che dovrebbero evitare il sovraccarico del sistema e dunque i blackout, come recentemente accaduto. Inoltre verrebbe realizzata una nuova recinzione».
«Speriamo di ripartire in questa stagione – dice il patron del Marmirolo  Roberto Ballotari – il calcio ci manca tanto, ma è chiaro che solo il corso della pandemia darà il via, o meno. Noi giocheremmo volentieri anche se la stagione fosse “dimezzata”, però la finestra utile per la ripartenza si assottiglia giorno dopo giorno. Se non si ripartirà in vista di marzo, sarà inevitabile un rinvio a settembre. Qualora il 2020/21 saltasse, sarebbe indubbiamente un fatto negativo per il movimento e per una società come la nostra che ha investito molto. Per quanto riguarda le strutture, l’impegno del Comune è un fatto molto positivo, vedremo quale sarà il campo più idoneo ad essere trasformato in sintetico. I tecnici incaricati sono già stati qui per un sopralluogo. Sull’argomento impianti, sarà importante vedere anche chi conquisterà la massima carica del Crl: Tavecchio su questo fronte mi è sembrato molto più deciso. Ed è questo uno dei punti importanti: lavorare sulle strutture dà sviluppo e futuro a questo sport».