MANTOVA Adesso sì che le vacanze sono davvero finite, per il calcio dilettantistico di casa nostra. Ad aprire le danze una settimana fa la Governolese, oggi ci pensano tre compagini mantovane di Promozione come Sporting, San Lazzaro e Castellana, ad iniziare la loro stagione. Il 9 agosto, invece, cominceranno Suzzara e Castiglione. Dopo Ferragosto rimarrà soltanto l’Asola, al via il 17.
Una preparazione che quest’anno parte da lontano, per ovvi motivi, fisici e programmatici. Gli allenatori, di concerto con i loro preparatori, lo hanno già detto a chiare lettere, porteranno avanti un lavoro per gradi, con partenza soft, in modo da evitare al massimo traumi per la lunga inattività. Al tempo stesso, gli staff dovranno anche rimettere in forma giocatori che da tempo non hanno più il ritmo. Ma questo era abbastanza scontato dopo un anno e mezzo tormentato, in cui l’attività è stata sostanzialmente ferma, salvo un tentativo di ripresa nell’autunno del 2020 che è durato veramente poco, prima di una nuova chiusura.
Ecco, l’auspicio di tutti è quello che non ci siano più “stop and go” vari (che sono stati degli stop e basta, a voler essere proprio fiscali) e che si vada spediti, pur tra qualche possibile imprevisto da mettere in conto, sino alla fine della stagione. Non sarà facile, perché la realtà sta seminando qualche ostacolo che non fa dormire sonni tranquilli. Ma il nostro movimento ha il dovere di riprovarci per riprendere a vivere, dopo che dal febbraio del 2020 nulla è più stato come prima. L’introduzione a breve del green pass non ha trovato impreparate le società, i cui giocatori sono in gran parte già vaccinati. E questo già dovrebbe rappresentare una garanzia notevole, che l’anno scorso non era possibile avere. Per il resto, ancora la sfera di cristallo non l’abbiamo e quindi non sappiamo come andrà a finire. Ma la voglia di tornare al più presto in campo (il 5 settembre per la coppa e il 19 per il campionato), non ci è passata, e non ci passerà molto facilmente.
