Calcio dilettanti – Il Crer cambia i format dei campionati: per il Viadana in Prima girone a 14 squadre e ben 4 retrocessioni

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MANTOVA Una piccola rivoluzione. Il Crer si appresta a modificare i format dei campionati per la stagione 2020/2021, «al fine – si legge sul comunicato – di abbassare i costi per le trasferte, di prevedere un inizio delle manifestazioni in periodi diversi da quelli normali e di avere “finestre” da utilizzare per il recupero di gare qualora i campionati si dovessero fermare per un’eventuale recrudescenza del Coronavirus».
Perciò è stato previsto un aumento del numero dei gironi di ogni campionato formati ciascuno da un numero ridotto di squadre. «Riguardo le previsioni per la stagione sportiva 2021/2022, sono stati adottati criteri idonei ad assorbire le posizioni di sovrannumero determinate dal blocco delle retrocessioni deciso per la scorsa stagione, pertanto il numero delle retrocessioni risultano, ovviamente, consistenti».
«Le modalità per determinare le promozioni e le retrocessioni saranno oggetto di apposita regolamentazione che sarà pubblicata non appena saranno definite le questioni ancora in sospeso. Indicativamente, si ipotizza l’inizio dei vari campionati nella prima domenica del mese di ottobre e di sfruttare le ultime domeniche del mese di settembre per il primo turno delle gare di Coppa, ciò a condizione sia consentito dall’applicazione di idonei protocolli sanitari».
Per quanto riguarda la Prima Categoria, ovvero il campionato che vede ai nastri di partenza il “nostro” Viadana, sono 126 le squadre in organico, che verranno suddivise in 9 gironi da 14 ciascuno. Le prime classificate andranno in Promozione, mentre saranno ben 34 le retrocesse in Seconda (4 per ciascun girone) in modo tale da ricomporre per la stagione 2021/2022 un organico di 128 squadre e tornare agli 8 gironi da 16.
«Era prevedibile e auspicabile una soluzione del genere – commenta il diesse del Viadana, Damiano Mazzieri – ora però è importante che ci sia un protocollo che vada bene per i dilettanti, perchè quello attuale è inapplicabile».