Calcio dilettanti – Lo Sporting alza la voce: “Un campionato ridotto è falsato, stop alle retrocessioni”

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GOITO Lo Sporting interviene sulla situazione del calcio dilettantistico con una lunga lettera pubblicata sui propri social e diretta alle istituzioni sportive: «Si leggono di sondaggi sui social, di possibili proposte con formule ridotte, di riunioni online con società, come se l’unica preoccupazione di chi ci governa e anche di molti dei nostri colleghi dirigenti sia per forza portare a termine un qualcosa, per il gusto di terminare, di mettere un numero in una classifica, di dare una sentenza, e a nessuno interessa affrontare la tutela dei veri valori dello sport, che noi dilettanti, senza nulla togliere ai professionisti, ne siamo l’esempio i “porta bandiera”. Quest’estate ci siamo iscritti consapevoli che non sarebbe stato facile, che dovevamo convivere con qualcosa di più grande di noi, c’era tanta voglia di giocare e questa nascondeva quella maledetta realtà, che pensavamo anche sconfitta, il virus, ma purtroppo neanche un mese fa, arriva lo stop: i pensieri volano a marzo, si spera che sia una cosa breve, ma così non è stato. E adesso cosa si fa? Si giocherà veramente a febbraio? Torneremo ad allenarci? Sia inteso ad allenarci da squadra di calcio, non con dei “fantallenamenti” individuali. E allora, sorge spontanea una domanda: ma di cosa stiamo parlando? Dobbiamo fare allenare i nostri bambini sul campo con allenamenti individuali, privandoli del vero gioco del calcio, per giustificare cosa? Lo Sporting non ci sta, questo non è calcio. Lo Sporting sarà contrario ad ogni proposta di campionati con formule ridotte, allargate o come le volete definire, difenderemo quanto fatto in tutti questi anni, con sacrificio e orgoglio di essere partiti dal nulla, di aver vinto e anche perso sul campo. Siamo una società coerente con i nostri principi, abbiamo costruito mattone dopo mattone in questi anni un settore giovanile importante, abbiamo fatto debuttare in promozione solo nostri giovani, perché che senso avrebbe fare settore giovanile, se poi non tuteli e gratifichi i tuoi ragazzi facendoli giocare in prima squadra? Siamo orgogliosi di aver ottenuto riconoscimenti anche economici dalla Federazione per questo impegno, e difenderemo senza paura di essere anche i soli a farlo, il nostro pensiero, la nostra contrarietà più assoluta a far disputare un campionato ridotto con retrocessioni, consapevoli che questo danneggerebbe le società come la nostra, che hanno investito nei propri giovani, e che adesso in poco più della metà delle partite di un “normale campionato” sono chiamati ad una grossa responsabilità, senza neanche la possibilità di sbagliare; senza poi dimenticare tutte le problematiche che eventuali positività in squadra di alcuni giocatori potrebbero causare: quarantena, rinvii partite (a quando non si sa), abbandono di giocatori tesserati per problemi di lavoro o anche famigliari dovuti al Covid e ecc. Cari Dirigenti Federali, pensate bene a quello che ci vorrete proporre, di sicuro lo Sporting non starà inerme davanti a proposte, che non tutelano il lavoro e passione di noi società dilettanti, e se pensate che questa sia paura o una scusa per una facile salvezza in ogni categoria in cui giochiamo, Vi sbagliate di grosso, Noi siamo pronti ad accettare come sempre fatto con sportività, ogni verdetto, ma non saremo di sicuro disposti a partire, solo perché bisogna partire… Perché questa volta sono gli interessi di noi società la priorità».