MANTOVA Mentre la prima squadra del Mantova si prepara al big match col Pisa, i riflettori per un giorno si spostano (meritatamente) sul settore giovanile. Ieri sera, nella sempre suggestiva cornice del teatro Sociale, è andata in scena la tradizionale festa natalizia, che ha radunato il vivaio biancorosso in tutte le sue componenti: i ragazzi delle 10 squadre (dalla Primavera all’U9), i loro allenatori e membri degli staff, i genitori (tra i quali Gaetano Caridi) sui palchetti ad applaudire. E naturalmente la dirigenza al gran completo, con in testa il presidente Filippo Piccoli e il responsabile del settore giovanile Marco Fioretto. Non è mancata una rappresentanza della prima squadra: da mister Davide Possanzini ai giocatori Mancuso, Debenedetti, Wieser, Bragantini, Radaelli, Fedel, Fiori, Artioli e Sonzogni.
È stata una bella festa, ancora più ricca e curata dell’anno scorso. Ad aprirla, il coro della scuola “Maurizio Sacchi” diretto dal maestro Mario Mazza. Tutti in piedi per l’inno di Mameli, poi il ricordo di Giulio Giovannoni che proprio ieri avrebbe compiuto gli anni. Il vero coup de théâtre, però, lo riserva Piccoli: «Si alzi in piedi chi a scuola ha più di due materie da recuperare», dice rivolto ai ragazzi in platea. Qualcuno lo fa. «Bene – riprende il patron – . Sappiate che, se entro marzo non recuperate, non giocherete più nel Mantova». Il siparietto per ribadire che l’Acm «vuole persone serie e che abbiano sani principi di vita. Per questo – prosegue Piccoli – vi chiedo di andare bene a scuola: vi servirà ad acquisire gli strumenti per orientarvi in questa società complessa». Il presidente ha chiuso il suo intervento con parole chiare: «Il Mantova ha un progetto a lungo raggio. Siamo solo all’inizio». Il riferimento alla scuola è stato ripreso da Possanzini: «Confesso che io non andavo tanto bene, quindi nel Mantova avrei fatto fatica a giocare… Battute a parte, il mio rimpianto è di non essermi iscritto all’università. La scuola ti apre la mente e quando smetti di giocare c’è una vita davanti da affrontare. Quindi, ragazzi, studiate!».
Marco Fioretto ha elogiato ogni componente del vivaio: «Operano tutti con passione e professionalità e meritano un grande ringraziamento. Inoltre, ci onora avere un presidente che parla di progettualità a lungo termine. Solo così può crescere un settore giovanile». Applausi anche per Tommaso Mari, che cura i rapporti con le società del territorio. Assente il sindaco Palazzi, a rappresentare il Comune è stato il consigliere con delega allo sport Fabio Madella. Due premi speciali “alla resilienza”: a Valentina Tomirotti; e al calciatore dell’U15 Jacopo Zangrossi, che si è rotto il crociato in allenamento. Il video di auguri; la passerella sul palco di tutte le squadre; la lotteria con primo premio la maglietta del Mantova autografata dai giocatori; una rappresentazione teatrale. Questo il menù che ha chiuso la serata. Mandando a casa con un sorriso bambini, ragazzi e genitori.