Calcio Promozione – La domenica bestiale di Moreni, bomber d’emergenza dell’Asola

Moreni

Asola Uomo della partita un po’ per caso Filippo Moreni, giovane classe 2002 da tempo nel giro della prima squadra di mister Lamberto Tavelli: l’esterno offensivo, si è ritrovato catapultato in campo un po’ a sorpresa nella partita vinta in trasferta sul campo della Nuova Valsabbia.
«Ero negli spogliatoi che mi stavo preparando, convinto di andare in panchina – racconta -, quando è arrivato un mio compagno ad avvertirmi: “Pippo, muoviti che Manu (Levorato ndr) non sta bene”. Ho fatto un riscaldamento accelerato e, in men che non si dica, mi sono ritrovato catapultato in campo». Moreni non è certo un esordiente, ma entrare mentalmente in una gara così importante può non essere semplicissimo per un ragazzo della sua età. «Più che altro, nel primo tempo ho dovuto adattarmi a giocare da mezzala nel 4-3-3, non propriamente il mio ruolo d’elezione. Però da quota ci si ritaglia uno spazio anche in questo modo, sacrificandosi in base alle esigenze del momento. Nella ripresa sono passato a fare l’esterno alto, e mi sono trovato più a mio agio». Un modo molto soft per dire che ha cambiato la partita. Lui, che in precedenza non aveva mai segnato in Promozione: «E’ stata la prima volta e iniziare con una doppietta è stato davvero sorprendente. Devo ringraziare i miei compagni, tutti mi hanno dato una grossa mano».
Un campionato equilibrato, quello di Promozione, che però vede l’Asola in crescita, nonostante le numerose assenze: «Abbiamo battuto l’Ospitaletto, che non aveva mai perso prima di incontrarci, ci siamo ripetuti con la Valsabbia, che sul campo di Sabbio Chiese ha ottenuto soltanto successi prima di domenica».
Nemmeno il tempo di festeggiare che domani si tornerà già in campo: allo Schiantarelli arriva il San Lazzaro. «Gara tosta – ammette Moreni – hanno delle buone individualità e, anche se domenica hanno perso, restano una squadra temibilissima, come dimostra la loro classifica. Il torneo è livellato, ma verso l’alto, visto che dal secondo al penultimo posto ci sono solo 8 punti di differenza. Non ci si può distrarre un attimo».
Concentrazione e sacrificio: concetti che Moreni conosce bene visto che arriva da una famiglia di sportivi: «Tutti ciclisti come mio zio, l’ex professionista Cristian – dice – io sono l’unico che ha sempre voluto giocare a calcio, e l’ho sempre fatto ad Asola, nel mio paese. Avere qui una società in grado di farti crescere bene e darti l’opportunità di poter arrivare in Promozione è una fortuna. Ora spero di potermi giocare a lungo, le chance in biancorosso».