SUZZARA Il Suzzara è rinato dalle ceneri proprio come la fenice, animale mitologico raffigurato nello stemma. I bianconeri, ripartiti quasi da zero la scorsa estate dopo il passaggio del testimone da Enzo Palvarini all’attuale presidente Antenore Pigozzi, hanno disputato una buona stagione. Ripartiti dalla Prima, si sono classificati al termine del campionato al quinto posto con 49 punti, frutto di 13 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte. «È stata una stagione positiva – afferma Pigozzi – . Siamo partiti con 7 giocatori e abbiamo finito in 21. Direi che se non è un’impresa, poca ci manca. I ragazzi, l’allenatore e anche i dirigenti hanno fatto un grande lavoro per salvare il Suzzara. Inoltre voglio ringraziare anche coloro che hanno lavorato a gratis e con grande spirito di appartenenza, permettendoci di realizzare tutto questo. Un grazie speciale va anche ai tifosi. Eravamo partiti per raggiungere la salvezza e ci siamo ritrovati a lottare per i play off. Peccato per gli infortuni di 2-3 giocatori fondamentali che ci hanno tagliati fuori dalla lotta».
Riavvolgendo il nastro però, il numero uno svela un particolare. «Quando ho preso in mano la squadra non ero molto sicuro. Ma adesso mi sto divertendo. In vista della prossima stagione vorremmo ripetere quanto di buono fatto in questa. Possibilmente migliorando il quinto posto. Abbiamo riconfermato lo zoccolo duro della squadra, inserendo altri 3-4 giocatori validi. Suzzara può ambire almeno all’Eccellenza, ma guardiamo passo per passo. Tornare in Promo non sarebbe male, ma come sempre sarà il campo a decretare il lavoro svolto. Senza fare voli pindarici, partiremo con lo scopo di salvarci, poi quello che verrà lo prenderemo volentieri». «Essendo un suzzarese doc – conclude Pigozzi – è un onore e una soddisfazione essere presidente di questo club storico».